Preferisci camminare a passo più lento ma temi che così non perderai mai quei chili di troppo, soprattutto a livello addominale? La ricerca di cui parliamo oggi ti rassicura. Una camminata di poco meno di 5 chilometri al giorno per 4 giorni a settimana e a passo più lento è persino più efficace di una camminata a passo molto veloce quando si tratta di contrastare il grasso viscerale. Lo studio è recentissimo ed è stato pubblicato pochi giorni fa sulla rivista Nutrients da un gruppo di scienziati americani (La New et al, Nutrients, 2022).
Il problema del grasso viscerale
In America, dal 1960, i casi di obesità sono più che triplicati, aumentando così anche il rischio di malattie come diabete, infarto, degenerazioni cellulari e malattie polmonari. Ma anche la distribuzione del grasso ha da dire la sua quando si parla di aumento del rischio di malattie. Infatti, il grasso viscerale è più pericoloso rispetto al grasso sottocutaneo distribuito in modo più omogeneo. Il grasso viscerale è più comune negli uomini e nelle donne in menopausa e risulta anche particolarmente resistente. L'esercizio fisico contribuisce a contrastare l'accumulo di grasso viscerale. Tuttavia, quando questo è già presente, è comunque di aiuto? E se sì, è meglio un'attività fisica più intensa o moderata?
Come una camminata a passo medio contrasta il grasso viscerale e il diabete, l'esperimento
Per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno elaborato uno studio reclutando 41 donne, tutte in menopausa, con un'età compresa tra i 50 e i 70 anni e sedentarie. Le donne sono state divise in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di camminare a passo molto veloce, a 6,6 Km/h, per 4,8 Km, quattro giorni a settimana per sette mesi. Al secondo gruppo è stato chiesto di camminare sempre per 4,8 Km, 4 giorni a settimana, per 7 mesi, ma a passo più lento, 5,5 Km/h, considerato un passo medio. All'inizio, durante e al termine dell'esperimento le donne sono state sottoposte a esami per misurare il grasso viscerale. Quello che è emerso è che, sul lungo periodo e quindi al termine dei 7 mesi, sia la camminata a passo molto svelto che la camminata a passo più lento si sono rivelate efficaci a ridurre il grasso viscerale. Tuttavia, degno di nota è il fatto che risultati più chiari, rapidi e significativi si sono osservati in chi ha camminato a passo più lento. Questo perché, camminando a passo più lento, è possibile mantenere la stessa intensità per un tempo maggiore e questo ha portato più benefici in termini di riduzione di grasso viscerale. Chi cammina a passo molto veloce, invece, mantiene lo stesso ritmo per un periodo di tempo più breve e probabilmente questa discontinuità causa una diminuzione dei benefici. Molto interessante è anche la considerazione che uno stile di vita attivo aiuta a migliorare la sensibilità all'insulina, riducendo così il rischio di sviluppare diabete. In questo caso, importante è solo la durata dell'esercizio fisico, 170 minuti a settimana, e non l'intensità dello sforzo. Quindi, sia una camminata a passo svelto che più lento sono di aiuto.
Conclusioni
Pertanto, ecco un'altra prova di quanto sia importante mantenersi attivi. E quando si parla di esercizio fisico non si intendono attività complesse come possono essere il nuoto o la bicicletta, ma anche una semplice camminata, che può essere eseguita anche a passo più lento, risultando benefica per contrastare sovrappeso, grasso viscerale e diabete.