Le piante sono capaci di rallegrare fin da subito qualsiasi ambiente, sono una gioia per gli occhi e un fantastico passatempo, ma sono anche molto di più. Le piante infatti sono in grado di migliorare l'aria degli ambienti chiusi rimuovendo sostanze irritanti e tossiche, come il biossido di azoto, o NO2, una sostanza inquinante rilasciata dai gas di scarico delle macchine, soprattutto se con motori Diesel. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Air Quality, Atmosphere & Health volume da un team della University of Birmingham (Gubb et al, Air Quality, Atmosphere & Health, 2022).
Cos'è il biossido di azoto e quali danni provoca alla salute
Il biossido di azoto è una sostanza rilasciata prevalentemente dai gas di scarico delle auto. L'esposizione al biossido di azoto è associata a malattie respiratorie, una diminuzione nella funzionalità polmonare e infiammazione delle vie aeree. Come liberarsi quindi di questa sostanza? Certamente un buon ricambio di aria è indispensabile, a patto però che questo non avvenga nelle ore con maggiore traffico. Esistono poi dei rimedi naturali che, oltre a rendere l'ambiente più colorato e allegro, aiutano anche a pulire l'aria da molte fonti di inquinamento, le piante. Studi condotti dalla Nasa già a partire dagli anni 80 avevano mostrato che alcune piante sono in grado di rimuovere dall'aria degli ambienti chiusi sostanze cancerogene come formaldeide, benzene e toluene. Ma le piante possono aiutare contro il biossido di azoto?
Le piante che rimuovono il biossido di azoto dall'aria
Per rispondere a questa domanda gli scienziati dell'Università di Birmingham hanno elaborato lo studio di cui parliamo oggi. I ricercatori hanno selezionato tre tipi di piante che si possono trovare comunemente in case o uffici. Le piante utilizzate nell'esperimento sono, in particolare, lo spatifillo (Spathiphyllum wallisii), il tronchetto della felicità (Dracaena fragrans) e zamia o gemma di Zanzibar (Zamioculcas zamiifolia). Ogni pianta è stata collocata in una stanza di test della dimensione di 0,15 metri cubi, con una quantità di NO2 simile a quella che si può trovare in un ufficio vicino ad una strada trafficata. Dopo un'ora ogni pianta era stata in grado di rimuovere la metà di NO2 nell'aria. I ricercatori hanno anche stimato che questo risultato ottenuto nella minuscola stanza dedicata ai test corrisponde alla capacità di 5 piante di rimuovere circa il 20% di NO2 da un piccolo ufficio di circa 15 metri cubi, con scarsa ventilazione e con elevati valori di NO2. Degno di nota anche il fatto che la capacità delle piante di rimuovere NO2 dall'atmosfera non dipende, come invece accade con l'anidride carbonica, dalle condizioni di luminosità dell'ambiente o del suolo. Le piante si sono dimostrate ugualmente capaci di assorbire NO2 sia in condizioni di elevata luminosità che nell'oscurità, sia con suolo umido che secco. Non solo, NO2 assorbita dalla pianta non viene poi rilasciata nell'atmosfera in un momento successivo. Ancora non si conoscono i processi che portano all'assorbimento di NO2 da parte della pianta ma si ritiene che venga coinvolto anche il terreno dove la pianta cresce.
Conclusioni
Ecco una prova ulteriore che la natura può venire in aiuto per far fronte alle problematiche più disparate. Oggi sappiamo che le piante non rendono solo gli ambienti più ospitali ma anche più salubri, contribuendo a rimuovere, almeno in parte e in modo dipendente dal numero di piante utilizzate, il biossido di azoto dall'aria, proteggendo così anche la salute delle nostre vie aeree.