Un nuovo campanello di allarme sull'uso dei dolcificanti arriva da un recentissimo studio svolto da un team della Cleveland Clinic, Ohio, e pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine (Witkowski et al, Nature Medicine, 2023). Infatti, come emerge dalla ricerca, l'eritritolo, un dolcificante molto noto e utilizzato e indicato in etichetta con la sigla E968, sembra aumentare il rischio di infarto e ictus.
Dolcificanti, poche calorie ma tanti effetti sul corpo
Poche calorie, indice glicemico pari a 0 e alto potere dolcificante, i dolcificanti utilizzati al posto dello zucchero sembravano davvero la soluzione a problemi quali diabete e obesità senza rinunciare a torte e pasticcini. In poco tempo i dolcificanti hanno così acquistato fama e apprezzamenti, venendo inseriti nelle formulazioni di prodotti indicati come alimenti sani e leggeri. Tuttavia, proprio per questo grande utilizzo, è opportuno approfondire gli effetti dei dolcificanti sulla salute. Infatti, zero indice glicemico non significa zero effetti sul corpo. Basti pensare all'aspartame, un dolcificante artificiale molto comune che, però, come sembra da studi, possa, in seguito ad un uso costante, aumentare il rischio di sviluppare degenerazioni cellulari. Attenzione anche ad altri dolcificanti, come la stevia, che altera il microbiota intestinale, la saccarina e il sucralosio, che riducono la tolleranza al glucosio e aumentano persino la glicemia.
Il dolcificante naturale eritritolo
Gli scienziati della ricerca di cui parliamo oggi si sono focalizzati sullo studio degli effetti di un altro dolcificante, l'eritritolo. L'eritritolo non viene classificato come dolcificante artificiale dal momento che viene prodotto dalla fermentazione del mais e quindi viene considerato un dolcificante naturale. L'eritritolo ha un potere dolcificante pari al 70% quello dello zucchero e ha un indice glicemico pari a zero. Queste caratteristiche hanno reso l'eritritolo un sostituito molto utilizzato dello zucchero. Ma, proprio perchè l'eritritolo è molto utilizzato, occorre anche essere certi che sia sicuro. La ricerca americana della Cleveland Clinic cerca di fare chiarezza su questo aspetto.
L'eritritolo aumenta il rischio di infarto e ictus, lo studio
Gli scienziati americani hanno reclutato 4000 persone, sia in America che in Europa. I volontari sono stati sottoposti a esami del sangue per valutare i livelli di eritritolo. Quindi, i volontari sono stati seguiti per tre anni allo scopo di valutare lo stato di salute nel tempo. Lo studio ha concluso che avere nel sangue quantità maggiori di eritritolo significa anche presentare un rischio maggiore di sviluppare, entro tre anni, infarto o ictus. Gli scienziati hanno anche eseguito uno studio in laboratorio in cui l'eritritolo è stato posto in contatto con campioni di sangue e di piastrine isolate. Le piastrine sono frammenti di cellule che, quando è presente un danno alle pareti del sistema circolatorio, si attivano, raggruppandosi per fermare il sanguinamento. Ebbene, il contatto con l'eritritolo ha fatto sì che le piastrine si attivassero più facilmente aumentando così il rischio che si formassero coaguli del sangue.
Conclusioni
Lo studio deve proseguire per chiarire meglio cosa accade nel sangue quando si ingerisce eritritolo. Allo stato attuale, infatti, sia grazie allo studio condotto sui volontari che quello condotto in laboratorio su campioni di sangue, si può ipotizzare che l'eritritolo aumenti il rischio di infarto e ictus, ma la relazione causa effetto non è ancora stata stabilita con certezza. Infatti, occorre considerare anche che persone che consumano grandi quantità di alimenti con eritritolo hanno a loro volta un aumentato rischio di sviluppare infarto e ictus presentando, spesso, diabete o obesità. Pertanto, lo studio proseguirà ma, al momento, in attesa che la scienza faccia chiarezza, una buona scelta può essere quella di limitare gli alimenti contenenti dolcificanti, non solo aspartame, saccarina e sucralosio, ma anche eritritolo.