Dopo mangiato non sederti subito sul divano ma concediti una piccola passeggiata, anche solo di un paio di minuti. I benefici per la glicemia saranno subito misurabili, come emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Sports Medicine da parte di un gruppo di scienziati irlandesi (Buffey et al, Sports Medicine, 2002).
Picchi di glicemia, rischi
Dopo mangiato i livelli di zuccheri aumentano, questa è una condizione fisiologica. Ma è importante evitare che aumentino troppo. Infatti, quando, dopo il consumo di un pasto, si ha un picco glicemico il nostro corpo si attiva subito per ridurlo, producendo una quantità maggiore di insulina. Come conseguenza la glicemia si abbasserà causando una condizione di ipoglicemia. Alla lunga, improvvisi aumenti eccessivi e successivi cali elevati di glicemia possono aprire la strada a condizioni come diabete tipo 2, arteriosclerosi e malattie cardiovascolari. Come contenere picchi di glicemia e conseguente ipoglicemia? Certamente una dieta sana ed equilibrata, basata su frutta e verdura ricche di fibre, carboidrati integrali e legumi e povera in grassi saturi e zuccheri raffinati può aiutare. Ma un altro alleato è l'esercizio fisico. Ma se pensi che sia necessario fare di corsa per dieci volte il giro intorno alla casa per avere qualche beneficio ti stai sbagliando. Vediamo cosa dicono i ricercatori irlandesi.
L'importanza di una breve passeggiata
Gli scienziati hanno analizzato i risultati di studi precedenti condotti su persone sia in condizioni di diabete tipo 2, prediabete ma anche in salute. In questi studi ai volontari veniva chiesto, subito dopo mangiato, di sedersi, oppure di stare in piedi o di fare piccole passeggiate di 2-5 minuti. A tutti veniva misurata la glicemia. Ebbene, è emerso che già stare semplicemente in piedi migliorava la risposta glicemica al pasto rispetto allo stare seduti. Ma i risultati migliori si sono osservati con una camminata leggera di 2-5 minuti dopo mangiato. In questi casi, i livelli di glicemia salivano gradualmente e scendevano altrettanto gradualmente, evitando così il pericoloso alternarsi tra picchi di glicemia e successiva ipoglicemia. La spiegazione è che in questo modo i muscoli, attivandosi, possono già utilizzare gli zuccheri contenuti nei cibi ingeriti. In più, è stato anche osservato che questi benefici si sono osservati anche quando la breve passeggiata veniva svolta entro 90 minuti dal pasto, perché è in questo lasso di tempo che gli zuccheri raggiungono il picco massimo.
Conclusioni
Quindi, ora non ci sono davvero più scuse. Anche una semplice camminata, a passo non veloce, di un paio di minuti se svolta dopo mangiato o almeno entro l'ora successiva aiuta a regolare la glicemia nel sangue. Certo, non abbiamo idea di quello che accade nel nostro corpo e, a meno che non la misuriamo, non possiamo conoscere la nostra glicemia. Ma il fatto di non sapere non significa che gli zuccheri nel sangue non possano lavorare silenti, aumentare in modo eccessivo e poi crollare, aprendo la strada, sul lungo periodo, a condizioni come diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari. Quindi iniziamo sin da ora a muoverci dopo mangiato, anche solo per 2-5 minuti.