Bevi poca acqua? La memoria e l'umore ne potrebbero risentire. Gli effetti della disidratazione, infatti, non riguardano solo il corpo ma anche il cervello e la funzionalità cognitiva, come emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrients (Zhang et al, Nutrients, 2021).
Perché è importante mantenersi idratati
L'acqua costituisce fino al 75% della nostra massa corporea. L'acqua è essenziale in diversi processi, come la regolazione della temperatura corporea e il mantenimento dell'equilibrio degli elettroliti. Se l'assunzione di una quantità eccessiva di acqua è molto difficile da riscontrare, più comune è invece la condizioni di disidratazione. Quando introduciamo pochi liquidi nel nostro corpo possiamo riscontrare mal di testa e stanchezza e, man mano che la disidratazione peggiora, anche problemi gastrointestinali, cardiovascolari e ai reni. Poco si sa invece su cosa capita a livello della funzionalità cognitiva quando si beve poca acqua.
Gli effetti della disidratazione sulla memoria e l'umore
Per comprendere quindi gli effetti della disidratazione sul cervello e sull'umore i ricercatori dello studio di cui parliamo oggi hanno elaborato un esperimento. Sono stati reclutati 76 ragazzi tra i 18 e i 23 anni. Ai giovani è stato chiesto di limitare l'apporto di acqua per un giorno. Il giorno successivo i volontari sono stati divisi in tre gruppi. Il primo gruppo doveva reidratarsi bevendo, entro un arco temporale di una decina di minuti, un bicchiere di acqua, il secondo due bicchieri di acqua e il terzo 4 bicchieri di acqua. All'inizio, durante e al termine dell'esperimento i volontari sono stati sottoposti a visite, esami e test per valutare lo stato di salute, l'umore e la funzionalità cognitiva. Quello che è emerso è che la disidratazione sopraggiunta dopo un giorno di limitazione dell'acqua ha portato ad un'alterazione della memoria episodica, che è la memoria a lungo termine di tutti gli avvenimenti della nostra vita. Non solo, anche l'autostima e la capacità di concentrarsi erano diminuite mentre erano aumentate la sensazione di affaticamento, la stanchezza e la depressione. In ogni caso, però, tutti questi sintomi sono risultati temporanei e sono scomparsi una volta che i partecipanti allo studio si sono reidratati. L'assunzione di acqua ha permesso di migliorare la velocità con cui vengono elaborate le informazioni, la memoria e l'umore, ha contrastato la confusione e la depressione. In caso di disidratazione, bere 4 bicchieri di acqua ha permesso un recupero migliore.
Conclusioni
Ecco quindi l'importanza di mantenersi idratati, non solo per il benessere del corpo ma anche del cervello e del proprio stato emotivo. E questo vale a tutte le età. Bere acqua, tisane o mangiare cibi ricchi di acqua assicurano una funzionalità cognitiva attiva e proteggono la memoria e l'umore.