Il fegato grasso è una condizione per cui si ha un accumulo di lipidi, o grassi, nel fegato. Si stima un tasso di incidenza del 30% nei paesi occidentali e si reputa che possano contribuire a questo disturbo una dieta scorretta e uno stile di vita sedentario. Al fegato grasso sono collegati anche altri problemi di salute come sindrome metabolica e diabete. Come suggerito da un recentissimo studio scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature da un team italiano dell’università di Catanzaro [1], il bergamotto sembra in grado di contrastare il fegato grasso, la resistenza all’insulina e l’infiammazione cronica, una condizione che, sul lungo periodo, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e favorire i processi di invecchiamento.
Il bergamotto, Citrus bergamia, è un frutto ricco di sostanze antiossidanti che, secondo i ricercatori dello studio, possono aiutare in caso di steatosi o fegato grasso non causato da abuso di alcolici. Il campione analizzato ha mangiato per 16 settimane una tipica dieta occidentale ricca di grassi e zuccheri. In seguito, il campione è stato diviso in due gruppi. Per le successive 11 settimane a un gruppo è stato somministrato, insieme alla dieta ricca di grassi, anche il succo di bergamotto, Il secondo gruppo invece ha continuato ad essere alimentato con la dieta ricca di grassi e zucchero senza ricevere il succo di bergamotto. Trascorso questo periodo è stato osservato che il succo di bergamotto, nel gruppo che lo aveva assunto, era riuscito ad abbassare i trigliceridi e livelli di ALT nel sangue. ALT, o alanina amino transferasi, è un enzima che valuta la funzionalità del fegato, alti valori possono indicare un danno o comunque un affaticamento a carico di questo organo.
Non solo, il succo di bergamotto ha migliorato anche la glicemia e la resistenza all’insulina ed è stato utile a contrastare l’infiammazione.
Lo studio presenta delle limitazioni e chiaramente dovrà essere approfondito nei prossimi mesi con ulteriori analisi. Infatti, sarebbe interessante anche studiare l’azione del succo di bergamotto che si trova in commercio, dal momento che lo studio ha utilizzato un particolare succo molto concentrato che contiene ben il 47% di flavonoidi. Tuttavia, al di là di questa limitazione, in ogni caso la ricerca è molto interessante in quanto permette di comprendere quanto sia potente il bergamotto per portare beneficio alla salute del corpo.