La tavola anticancro si colora di arancione! Infatti, mangiare carote aiuta a contrastare alcuni tipi di degenerazione cellulare. Ma a patto che le carote siano crude. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrients grazie al lavoro di un team danese (Deding et al, Nutrients, 2023).
Alimentazione contro i tumori, cosa sappiamo
Un elevato consumo di frutta e verdura è ritenuto protettivo per la salute, aiutando a ridurre il rischio di sviluppare degenerazioni cellulari. Sempre più ricerche scientifiche si stanno focalizzando sul cercare di capire come gli alimenti presi singolarmente, o in combinazione con altri, possano prevenire o contrastare i tumori. Lo studio di cui parliamo oggi aggiunge un nuovo tassello a questo affascinante puzzle. In particolare, la ricerca si è occupata di comprendere le proprietà antitumorali delle carote. Studi precedenti, ripetibili ed eseguiti su campioni molto vasti di popolazione e pertanto molto solidi, avevano già avuto modo di mostrare che un elevato consumo di carote contrasta i tumori del tratto intestinale. Si è sempre ritenuto che le proprietà antitumorali delle carote fossero da ricondursi al loro contenuto in betacarotene, anche se questa ipotesi è stata in parte smentita da studi che hanno mostrato come l'assunzione del solo beta carotene, isolato dalle carote, non abbia un effetto protettivo, anzi, che in quantità così elevate come negli integratori possa persino aumentare il rischio di tumore al polmone nelle persone predisposte e ad alto rischio. Le carote, però, contengono altri composti dall'azione antinfiammatoria e antitumorale, chiamati falcarinolo e falcarindiolo, che potrebbero spiegare questa azione antitumorale dell'ortaggio. Non solo, grazie a queste sostanze le carote potrebbero contrastare anche altri tipi di tumore oltre a quello che colpisce il tratto intestinale. Per fare luce su questo aspetto gli scienziati danesi hanno elaborato lo studio di cui parliamo oggi.
Carote contro i tumori, lo studio
Gli scienziati hanno reclutato 55756 volontari, età media 56 anni, e li hanno seguiti per ben 25 anni per valutare il loro stato di salute. Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di compilare questionari con regolarità, indicando le proprie abitudini alimentari. In questo modo è stato possibile per gli scienziati valutare l'apporto di carote con la dieta e confrontarlo con lo stato di salute. Quello che è emerso è che un'assunzione elevata e regolare di carote protegge in modo significativo, oltre che dal tumore dell'intestino, anche dal tumore del polmone e, in misura minore, dai tumori del pancreas e del sangue. In particolare, l'azione preventiva contro il tumore al polmone è risultata persino maggiore di quella contro il tumore all'intestino. Invece, le carote lavorate e sottoposte a calore non hanno mostrato alcuna azione preventiva. Proprio quanto osservato sembra indicare che sono proprio falcarinolo e falcarindiolo i responsabili dell'azione antitumorale delle carote. Il calore, infatti, disattiva queste sostanze, cosa che invece non avviene per il beta carotene, che viene reso maggiormente disponibile con la cottura, soprattutto con la bollitura.
Conclusioni
Mangiare carote crude fa bene, quindi, non solo per la vista ma anche per contrastare e prevenire alcuni tipi di degenerazione cellulare. Per preservare al massimo i loro benefici, le carote andrebbero lavate bene e spazzolate, ma non pelate, in quanto è proprio negli strati più esterni che si accumulano le sostanze salutari. Poi, puoi tagliare le carote a julienne, unirle a valeriana e altra insalata, condirle con olio evo e aceto o limone e servirle. Un vero piatto antitumorale!