Succo di cranberry e capsule contenenti estratti di questo frutto sono un valido rimedio per prevenire la cistite e le infezioni ricorrenti del tratto urinario. La ricerca che dimostra in modo inequivocabile quanto affermato è stata pubblicata poche settimane fa sulla rivista Cochrane Reviews da un team australiano della Flinders University e del The Children's Hospital at Westmead (Williams et al, Cochrane Reviews, Apr 2023).
Cistite e infezioni del tratto urinarie, cause e sintomi
Il batterio Escherichia coli è il principale responsabile della cistite e delle infezioni del tratto urinario in generale. Queste infezioni urinarie causano dolori al basso ventre, bruciori, difficoltà nella minzione e, a volte, anche mal di schiena e febbre. E quello che è peggio è che queste infezioni tendono a ritornare anche più volte l'anno diventando davvero un disturbo molto fastidioso. Per trattare le infezioni del tratto urinario si ricorre in genere agli antibiotici, con il problema però che spesso le infezioni batteriche sono molto resistenti ai trattamenti e che le medicine possono causare effetti collaterali. D'altro canto, se non opportunamente trattata, l'infezione urinaria può, in alcuni casi, causare complicazioni ai reni. Le infezioni del tratto urinario sono condizioni molto comuni che possono interessare fino a un terzo di tutte le donne, la maggioranza degli anziani e coloro che hanno problemi alla vescica a causa di traumi o interventi. Quindi, viste le possibili conseguenze e il numero di persone coinvolte appare chiaro che è importantissimo trovare rimedi, sicuri ed efficaci, che aiutino a prevenire le infezioni del tratto urinario.
Cranberry o mirtillo rosso americano, può aiutare contro la cistite?
Il cranberry, o mirtillo rosso americano, è una bacca, rossa e lucida, caratterizzata da un gusto acidulo. Il cranberry, però, ha anche un'altra importante caratteristica, e cioè che è ricco di proantocianidine, che sono sostanze antiossidanti capaci di inibire l'adesione di alcuni batteri, come Escherichia coli, alle pareti di rivestimento della vescica. Negli anni, diversi studi si sono focalizzati sulle proprietà del cranberry per prevenire la cistite e la tradizione indica da sempre il cranberry come valido rimedio contro le infezioni del tratto urinario. Tuttavia, nel 2012 una review basata su 24 studi non era riuscita a fornire un risultato conclusivo circa l'efficacia del rimedio. Ecco che quindi entra in gioco lo studio di cui parliamo oggi, uno dei più vasti in quanto analizza ben 50 studi, includendo anche 26 ricerche molto recenti, per un totale di quasi 9000 persone coinvolte.
Il cranberry previene la cistite
Lo studio confronta e analizza i dati di 50 studi precedenti. Quello che è emerso è che il cranberry in tutte le sue forme, sia succo che capsule di estratto, è un valido rimedio per prevenire la cistite e le infezioni ricorrenti del tratto urinario. In particolare, nelle donne l'assunzione di cranberry riduce del 25% il rischio di infezioni urinarie ricorrenti, nei bambini di più del 50% e in persone con problemi alla vescica in seguito a traumi o interventi di ben il 53%. L'azione preventiva del cranberry è risultata maggiore dei probiotici e molto simile a quella degli antibiotici, anche se questo aspetto è ancora da approfondire con certezza. Infine, il cranberry non ha causato effetti collaterali.
Conclusioni
Il succo di cranberry o le capsule di estratto di cranberry sono un valido rimedio per prevenire la cistite e le infezioni ricorrenti del tratto urinario. Il succo di cranberry si trova comunemente nei supermercati e negozi di alimentari mentre l'estratto è disponibile in farmacia ed erboristeria. Nei negozi specializzati è anche possibile reperire i frutti surgelati di cranberry. L'unica nota da aggiungere è che il cranberry va assunto, come sempre, senza eccessi anche perché la scienza non ha ancora chiarito se il cranberry, soprattutto se sotto forma di succo assunto in quantità elevate e per lunghi periodi di tempo, possa o meno aumentare il rischio di formazione di calcoli alle vie urinarie. Nessuno studio ha, al momento, dimostrato questa associazione, ma solo un aumento di ossalati nelle urine che potrebbe potenzialmente aumentare il rischio di formazione di calcoli. Per contro, però, altri studi hanno riportato un effetto protettivo e una riduzione degli ossalati in seguito all'assunzione del succo. Occorre aspettare che la scienza faccia il suo corso e intanto evitare gli eccessi.