La sindrome dell'intestino irritabile, o colon irritabile, è una condizione molto comune tra la popolazione e può causare sintomi poco piacevoli o persino debilitanti, tra cui anche depressione. I probiotici possono risultare un valido rimedio per trattare la sindrome dell'intestino irritabile. Tuttavia, questa sindrome è variegata e i probiotici non sono tutti uguali, così come variano le persone per età e sesso. La ricerca di cui parliamo oggi è riuscita invece a stabilire il mix più efficace di probiotici per trattare le diverse condizioni con cui si può presentare il colon irritabile (Ceccherini et al, Nutrients, 2022).
La sindrome dell'intestino irritabile
La sindrome dell'intestino irritabile si presenta con un'alterata motilità gastrointestinale, un'alterazione del microbiota intestinale e dell'asse intestino cervello. Infatti, la salute intestinale influenza anche la salute del nostro cervello e il colon irritabile può aprire la strada a depressione e alterate reazioni emotive. La sindrome dell'intestino irritabile si può presentare sotto diverse forme. Infatti, può causare diarrea, in altre persone costipazione, in altre ancora una situazione mista insieme anche a dolori e crampi addominali. Già studi precedenti avevano avuto modo di far emergere che i probiotici possono risultare un valido rimedio per trattare la sindrome dell'intestino irritabile. I probiotici sono batteri vivi che raggiungono l'intestino e vanno a ripopolare il microbiota intestinale, migliorandone così salute e funzionalità. Esempi di probiotici sono i batteri dei ceppi Bifidobacterium e Lactobacillus. Tuttavia, i probiotici sono diversi, così come sono diversi i sintomi con cui si può presentare il colon irritabile, come abbiamo potuto vedere. Non solo, si può prevedere che anche il sesso e l'età del paziente possano giocare un ruolo dal momento che il microbiota di un giovane adulto è sicuramente diverso da quello di una persona più anziana. Allo stato attuale nessuno studio aveva approfondito gli effetti di particolari tipi di probiotici per trattare le diverse forme con cui si può presentare il colon irritabile. Questo invece è quello che hanno fatto gli studiosi della ricerca di cui parliamo oggi.
I probiotici che possono aiutare, lo studio
Prendendo in considerazione i dati degli studi eseguiti dal 2011 al 2021, gli scienziati hanno valutato, confrontato e applicato tecniche decisionali per capire se probiotici diversi potevano risultare più efficaci nelle varie forme con cui si può presentare il colon irritabile. Ebbene, è emerso che il mix Lactobacillus rhamnosus e Lactobacillus acidophilus è il più efficace contro tutti i sintomi della sindrome del colon irritabile, anche dolore addominale e gonfiore. Questa miscela risulta particolarmente utile in caso di colon irritabile con diarrea o situazione mista con diarrea e costipazione, soprattutto nelle donne giovani. Invece, la miscela Lactobacillus rhamnosus e Bifidobacterium animalis subsp. Lactis risulta maggiormente utile in caso di colon irritabile con costipazione per tutti gli adulti, maschi e femmine, e di ogni età. La miscela che comprende in parti uguali tutti e tre i ceppi Lactobacillus rhamnosus, Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium animalis subsp. Lactis ha mostrato di essere la meno efficace in generale, mentre si è dimostrata di aiuto solo in caso di colon irritabile con diarrea nei maschi adulti.
Conclusioni
I probiotici possono risultare un valido rimedio in caso di sindrome dell'intestino irritabile, migliorando la qualità di vita e riducendo sintomi come dolori addominali, diarrea o costipazione. Tuttavia, la composizione della miscela di probiotici, per eseguire un trattamento ottimale, dovrebbe variare in base al tipo di sintomi, al sesso e all'età della persona.