Oggi parliamo di due preziosi alleati per la salute del fegato e dell'intero organismo, l'ananas e il tulsi, che è una pianta da cui si ricava un infuso molto noto e apprezzato. Ananas e tulsi, infatti, stimolano i processi di disintossicazione, contrastano il fegato grasso e i danni epatici causati dai metalli pesanti. Davvero non male per qualcosa che può essere introdotto con facilità nella propria dieta. Ma vediamo di capire meglio.
Il tulsi stimola i processi detox, lo studio
La prima ricerca di cui parliamo oggi è una review, pubblicata sulla rivista Journal of Ayurveda and Integrative Medicine da un team australiano, che si è focalizzata sulle proprietà del tulsi (Cohen et al, J Ayurveda Integr Med, 2014). Il tulsi, chiamato anche basilico sacro, appartiene alla famiglia delle Lamiaceae, la stessa della menta, del basilico, dell'origano, della melissa e del timo. Il tulsi è originario dell'India ma al giorno d'oggi è reperibile ovunque in forma essiccata per realizzare tè salutari. Un'assunzione regolare di tulsi si considera di aiuto a contrastare le malattie e a mantenere il corpo in salute anche in condizioni di grande stress. Infatti, il tulsi aiuta il corpo a rinforzarsi e a superare periodi molto stressanti, anche caratterizzati da ansia, è neuroprotettivo, cardioprotettivo, antitumorale e antiossidante. Ma soprattutto, come indica la review, il tulsi è un valido alleato per stimolare i processi di disintossicazione e proteggere il corpo dai danni causati dalle tossine, che possono essere, per esempio, pesticidi, inquinanti, medicine, metalli pesanti e radiazioni. Infatti, il tulsi agisce in due modi. Da una parte, il tulsi aumenta i livelli degli antiossidanti del corpo, come il glutatione, e rende così il corpo maggiormente capace di far fronte ai danni causati dalle sostanze tossiche. Questo effetto è reso possibile dai composti fenolici presenti nella pianta, soprattutto nella variante Krishna tulsi, o tulsi scuro. Dall'altra, il tulsi stimola la capacità del corpo di liberarsi dalle tossine, aumentando l'azione di disintossicazione attuata dal fegato. Questo avviene dal momento che il tulsi favorisce l'attivazione di una classe di enzimi, chiamati citocromo P450, che si occupano di disattivare le tossine e di rimuoverle efficacemente dal corpo.
L'ananas per la salute del fegato, gli studi
Il fegato gioca un ruolo essenziale nel nostro corpo quando si tratta di rimuovere le tossine. Infatti, il fegato trasforma le tossine in sostanze che possono venire facilmente eliminate attraverso le urine. Questo è uno dei motivi per cui è importante prendersi cura del fegato e della sua salute. Ecco che a questo punto possiamo trovare una preziosa alleata nell'ananas! Infatti, come dimostra una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Biomed research International da un team egiziano (El Demerdash et al, Biomed Res Int, 2022), una sostanza contenuta nell'ananas, la bromelina, protegge il fegato dai danni dei metalli pesanti come l'alluminio. L'alluminio è una sostanza presente in alcuni medicinali, come gli antiacidi, ma anche negli additivi alimentari, nelle confezioni e nei macchinari per la lavorazione degli alimenti, da cui migra per passare poi al cibo. L'alluminio tende ad accumularsi nel fegato, genera infiammazione e radicali liberi, che a loro volta alterano il fegato e il funzionamento delle sue cellule fino a causarne l'apoptosi, e cioè la morte. Invece, l'assunzione di bromelina ha mostrato di invertire questo processo innescato dall'alluminio e di ristabilire la piena funzionalità del fegato. L'azione epatoprotettiva dell'ananas è testimoniata anche da altri studi. Possiamo citare la ricerca condotta da un team tailandese e pubblicata sulla rivista Food and Function (Namwong et al, Food Funct, 2022). In questo caso, l'assunzione del frutto dell'ananas ha permesso di ridurre il colesterolo e i trigliceridi epatici e di migliorare la condizione del fegato grasso. Un altro studio, pubblicato sulla rivista Journal of Biological Sciences da un team indonesiano, ha mostrato che bere succo di ananas ha ridotto i valori delle transaminasi ALT e AST, elevati all'inizio dell'esperimento indicando un danno epatico. Una riduzione di questi valori mostra, invece, che il succo di ananas è epatoprotettivo (Yantih et al, Journal of Biological Sciences, 2017),
Conclusioni
Oggi abbiamo visto che tulsi e ananas possono venire in nostro aiuto per disintossicare l'organismo, attraverso un'azione di stimolo a livello del fegato. Non solo, tulsi ed ananas proteggono anche il fegato, contribuendo a mantenerlo in salute, riducendo i danni causati da medicine e metalli pesanti ma anche dalla condizione del fegato grasso, che a sua volta aumenta, sul lungo termine e se non opportunamente trattato, il rischio di danno epatico e degenerazioni cellulari. Il tulsi può essere reperito facilmente, sotto forma di bustine o foglie sciolte, nei negozi specializzati e supermercati. Porta ad ebollizione una tazza di acqua, togli dal fuoco, aggiungi un cucchiaino di tulsi, o una bustina, e lascia in infusione per dieci minuti. Poi filtra, o togli la bustina, e una volta tiepido bevi. Per quanto riguarda l'ananas, puoi consumare il suo succo, a patto che non contenga zuccheri aggiunti, ma anche il frutto intero. In questo caso non scartare la parte interna più dura in quanto è quella più ricca di bromelina. Presta attenzione e chiedi consiglio al tuo medico se stai assumendo antibiotici o anticoagulanti, che possono interagire con alcuni composti presenti nell'ananas.