Stare nella natura per sentirsi bene ma anche per accettare sé stessi e il proprio corpo, senza soffermarsi su immagini distorte che possono causare sentimenti di insoddisfazione e non accettazione. Questo è quanto emerge da una ricerca molto affascinante e interessante pubblicata sulla rivista Ecopsychology da un team inglese (Swami et al, Ecopsychology, 2022).
Nell'epoca dei social media
Veniamo bombardati ogni giorno da immagini, spesso poco veritiere, di corpi bellissimi e perfetti. Social media, riviste e giornali propongono continuamente fotografie e rappresentazioni che, a volte, non corrispondono alla realtà, proponendo situazioni e uomini e donne che certamente non è possibile trovare nella vita di tutti i giorni. Questo genera in chi osserva spesso sentimenti di non accettazione di sé, a volte persino di fastidio verso il proprio corpo. Come prendere le distanze da tutto questo? Studi precedenti avevano già avuto modo di mostrare che stare nella natura, trascorrendo del tempo, per esempio, in un bosco o in parco, aiutano a migliorare l'umore e la propria autostima. E la natura può essere di aiuto anche per fare i conti con la non accettazione del proprio corpo?
La natura aiuta, ecco la prova
Per rispondere a questa domanda gli scienziati hanno reclutato 400 volontari a cui è stato chiesto di compilare questionari per valutare gli effetti del tempo trascorso nella natura relativamente all'immagina di sé e del proprio corpo. Quello che è emerso è che stare nella natura ha permesso di prendere le distanze da immagini distorte e accettare maggiormente sé stessi e il proprio corpo, oltre che aumentare la propria autostima. Stare nella natura promuove processi cognitivi più salutari che, attraverso una maggiore percezione del lento trascorrere del tempo e una capacità aumentata di auto controllo, permette alle persone di distaccarsi da finti ideali di perfezione, contrastando così anche l'ansia che può derivare, e di stare meglio nel proprio corpo.