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Contro il colesterolo più resistente e il grasso viscerale un aiuto da carciofi e bergamotto

gennaio 15, 2022
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Contro il colesterolo più resistente e il grasso viscerale un aiuto da carciofi e bergamotto

Contro il colesterolo più resistente e il grasso viscerale un aiuto sembra venire dalla sinergia tra carciofo e bergamotto. Ecco quindi due nuovi e potenti alleati per la nostra salute, capaci anche di ridurre il rischio cardiovascolare in chi, per cause genetiche, non risponde ad altri trattamenti. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica che verrà pubblicata nel prossimo numero della rivista Nutrients grazie al lavoro di un team italiano [1].

Colesterolo, statine e alternative naturali

Si stima che ogni anno circa il 50% delle morti in tutto il mondo siano da ricondursi a malattie cardiovascolari. Certamente una pietra miliare nella prevenzione alle malattie cardiovascolari è rappresentata dalle statine, farmaci molto potenti capaci di abbassare il colesterolo e con esso i possibili danni a cuore e vasi sanguigni. Tuttavia, le statine hanno effetti collaterali che spesso portano le persone ad abbandonare ogni trattamento. Ecco quindi che la scienza è alla continua ricerca di sostanze capaci di proteggere il cuore e ridurre il rischio cardiovascolare. Il bergamotto, per esempio, ha mostrato importanti proprietà ipocolesterolemizzanti, anche se non tutte le persone rispondono in ugual misura a questo trattamento. Infatti, può capitare che, per motivi genetici, la persona trattata con bergamotto non mostri nessun miglioramento per quanto riguarda i livelli di colesterolo e il rischio cardiovascolare. Ecco allora che gli scienziati dello studio di cui parliamo oggi hanno testato la sinergia tra bergamotto e carciofo. Il carciofo, infatti, protegge il sistema cardiovascolare, è antinfiammatorio e ipoglicemizzante, utile quindi a contrastare livelli eccessivi di glicemia che sul lungo periodo possono anche danneggiare il cuore e aumentare il colesterolo cattivo.

Carciofo e bergamotto abbassano colesterolo e grasso viscerale, lo studio

Per comprendere gli effetti di questa sinergia i ricercatori hanno reclutato 60 persone, tra i 18 e i 65 anni, in sovrappeso o obese e con ipercolesterolemia con valori tra 220 e 280 mg/dL.

In più, queste persone risultavano anche resistenti a precedenti trattamenti volti ad abbassare il colesterolo. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di assumere, ogni giorno per due mesi, 600 mg di estratti di bergamotto e 100 mg di estratti di foglie di carciofo. Al secondo gruppo è stato somministrato invece un placebo. Prima, durante e al termine dell’esperimento i partecipanti allo studio sono stati sottoposti a visite ed esami medici per valutare i livelli di colesterolo, di trigliceridi e il grasso viscerale.

Ebbene, quello che è emerso è che chi aveva assunto gli estratti presentava una diminuzione significativa del colesterolo totale, ridotto in media di 13 mg/dL, e una diminuzione modesta del colesterolo cattivo, ridotto in media di 1 mg/dL. Tuttavia, occorre far rilevare che ogni riduzione di un milligrammo per decilitro di colesterolo cattivo abbassa il rischio di ictus e infarto dell’1%, pertanto anche una riduzione modesta, se letta tenendo conto di questa osservazione, è da considerarsi significativa, visto anche che le persone trattate non avevano risposto a nessun trattamento precedente.

In più è risultato aumentato il colesterolo buono, aumentato di 4,4 mg/dL. Non si sono osservate differenze per quanto riguarda i valori dei trigliceridi. Degno di nota poi è anche il fatto che in chi aveva assunto gli estratti si è osservata una riduzione del girovita e del grasso viscerale, che è il grasso più pericoloso in quanto capace di liberare ormoni e sostanze pro infiammatorie, aumentando così i livelli di infiammazione cronica e il rischio di sviluppare diabete tipo 2, malattie cardiache, depressione ma anche indebolimento del sistema immunitario e degenerazioni cellulari.

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