Mangiare prima dell'attività fisica o eseguirla a digiuno? Cosa è meglio ai fini della salute e della lotta al grasso addominale? Ebbene, sembra che fare attività fisica, come anche una camminata a passo veloce, a stomaco vuoto abbia maggiori benefici, soprattutto a lungo termine, come emerge da una ricerca scientifica pubblicata qualche anno fa sulla rivista American Journal of Physiology - Endocrinology and Metabolism da parte di un team inglese (Chen et al, Am J Physiol Endocrinol Metab, 2017).
Il pericolo della pancetta
Il tessuto adiposo, soprattutto se localizzato intorno al girovita, non è inerte ma può causare resistenza all'insulina e produrre ormoni e sostanze capaci di rialzare i livelli dell'infiammazione.
I benefici dell'esercizio fisico
L'esercizio fisico richiede energia e questa viene fornita proprio dal tessuto adiposo attraverso la mobilitazione dei trigliceridi accumulati. Non solo, l'esercizio fisico migliora il flusso sanguigno e contrasta il rilascio di sostanze pro infiammatorie da parte dei tessuti adiposi. Ecco perché l'esercizio fisico è così benefico per contrastare la famosa pancetta ma anche per il benessere dell'intero organismo. Tuttavia, poco si sa di come possa variare la risposta del corpo all'esercizio fisico in condizioni di digiuno o dopo mangiato. In altre parole, l'esercizio fisico è sempre ugualmente benefico, indipendentemente se viene svolto a stomaco pieno o stomaco vuoto? Per provare a dare una risposta a questa domanda i ricercatori inglesi dell'Università di Bath hanno elaborato un esperimento, di cui parliamo oggi.
Attività fisica a stomaco pieno o vuoto, l'esperimento
I ricercatori hanno reclutato dieci giovani adulti, di età compresa tra 18 e 35 anni, tutti con grasso addominale, la classica pancetta. All'inizio, è stato chiesto ai volontari di camminare a passo svelto per un'ora a digiuno. In seguito, l'esperimento è stato ripetuto ma due ore dopo una colazione ricca di carboidrati data da pane, marmellata, cornflakes, latte e zucchero. Prima, durante e dopo la camminata sono stati prelevati campioni di sangue e di tessuto adiposo allo scopo di comprendere eventuali variazioni e le risposte del corpo all'esercizio fisico.
A digiuno più benefici contro il grasso corporeo
Quello che è emerso è che fare attività fisica moderata dopo mangiato potrebbe attenuare, sul lungo periodo, alcuni benefici dati dalla stessa attività fisica, svolta però a digiuno. Infatti, la camminata a digiuno promuove l'uso dei grassi immagazzinati per produrre energia, migliorando quindi il metabolismo e contrastando l'accumulo di grasso. La camminata dopo mangiato, invece, cambia la risposta del grasso, che sembra adattarsi maggiormente all'esercizio fisico. Infatti, i ricercatori hanno osservato che la camminata dopo mangiato porta ad una diminuzione di alcuni enzimi, come PDK4, ATGL e HSL. PDK4 regola il metabolismo del glucosio e un suo aumento è connesso a perdita di peso e grasso corporeo mentre HSL e ATGL hanno lo scopo di muovere i trigliceridi accumulati per bruciare le scorte di grasso e produrre energia. Tuttavia, come ogni attività fisica, anche camminare a stomaco pieno ha sempre il vantaggio che vengono evitati i pericolosi picchi glicemici.
Avvertenze e conclusioni
L'articolo non vuole affermare che per stare in forma occorre non mangiare. Quanto emerge indica semplicemente che, per chi è in sovrappeso e soprattutto presenta grasso viscerale, maggiori benefici si possono avere, sul lungo termine, con una camminata di moderata intensità a stomaco vuoto. L'attività fisica, sia a digiuno che dopo mangiato, rimane comunque sempre una scelta salutare, anche per tenere sotto controllo la glicemia e le infiammazioni croniche.