Uno dei responsabili dell'aumento dei casi di obesità e tumori intestinali sembra proprio essere il fruttosio. Il fruttosio, molto abbondante nella dieta di tipo occidentale, provoca delle alterazioni a livello della struttura del tratto digestivo che portano ad accumulare quantità maggiori di grassi e causano degenerazioni cellulari. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla prestigiosa rivista Nature grazie al lavoro di un team americano del Weill Cornell Medical Center, New York (Taylor et al, Nature, Aug 2021).
Cos'è il fruttosio
Il fruttosio è uno zucchero presente naturalmente nella frutta, dove però vitamine, sali minerali, fibre e antiossidanti agiscono in sinergia portando benefici ben dimostrati e insostituibili per la salute. Il fruttosio in sé non è dannoso, il problema è, come sempre, l'eccesso. Infatti, nell'alimentazione occidentale le fonti di fruttosio non si limitano alla frutta, ma sono presenti praticamente ovunque, basti pensare a tutti gli alimenti lavorati contenenti sciroppo di mais, ma anche zucchero da tavola o sciroppo d'agave.
Come il fruttosio modifica la mucosa intestinale
I ricercatori del Weill Cornell Medical Center hanno eseguito studi ed analisi di laboratorio dove hanno potuto appurare che una dieta ricca di fruttosio causa delle alterazioni a livello delle cellule del tratto digestivo. In particolare, il fruttosio, quando assunto in grandi quantità, ha mostrato di modificare i villi intestinali, che sono piccole protuberanze che ricoprono la mucosa dell'intestino con il compito di aiutare il corpo ad assorbire nutrienti, tra cui anche i grassi introdotti con l'alimentazione. Ebbene, quello che è stato osservato è che in caso di dieta ricca di fruttosio i villi erano dal 25 al 40% più grandi.
Più fruttosio, maggiore obesità e rischio aumentato di tumori
Questa modifica nelle dimensioni dei villi ha portato ad un aumento della capacità di assorbimento dei grassi e anche ad un aumento del peso corporeo. Infatti, i ricercatori hanno eseguito uno studio su una popolazione di topi e hanno potuto osservare che i topi che avevano assunto fruttosio erano più obesi dei topi che non avevano assunto questo zucchero, anche se questi ultimi avevano assunto la medesima dieta ricca di grassi del primo gruppo di topi. Non solo, elevate quantità di fruttosio sono anche associate ad un rischio maggiore di sviluppare tumori intestinali. Infatti, un sottoprodotto del fruttosio è collegato proprio alla crescita tumorale. Tuttavia, questo aumento del rischio di degenerazioni viene abbattuto semplicemente riducendo le fonti di fruttosio come cibi contenenti zucchero o sciroppo di mais o d'agave. Ecco perché è importante leggere bene l'etichetta dei cibi che si acquistano.