L’emergenza coronavirus ha imposto l’attuazione di regole e linee guida molto rigide, sia igieniche, come lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per un minuto, non portarsi al volto le mani sporche o usare soluzioni disinfettanti per mani che contengano almeno il 60% di alcool, che di distanziamento sociale. In particolare, è richiesto che le persone mantengano tra loro una distanza di sicurezza di 1 metro, meglio se due. Tuttavia, come sottolineato dagli scienziati, questa distanza di sicurezza vale per persone ferme, cosa succede in caso di persone che camminano, corrono e vanno in bici? Un articolo in fase preprint, cioè non ancora pubblicato, ed elaborato da un team di scienziati belgi e olandesi cerca di fare chiarezza (Blocken et al, 2020).
Coronavirus e il ruolo della scia quando ci si muove
Il punto è che, quando ci muoviamo, si forma dietro di noi una scia che cattura anche le goccioline di saliva che emettiamo tossendo, starnutendo, parlando o semplicemente respirando. I ricercatori hanno studiato il comportamento di questa scia usando le leggi dell’aerodinamica e simulazioni con le gallerie del vento. Quello che è emerso è che il rischio di esposizione al virus cresce se si cammina, si corre o si va in bicicletta rimanendo uno dietro l’altro a distanze ridotte, che si intendono anche 1 o 2 metri.
Coronavirus, corsa e camminata, cosa suggeriscono gli scienziati
Attenzione però, gli scienziati non stanno dicendo che camminare o correre aumenta il rischio di contrarre il nuovo coronavirus. Quello che viene affermato è che, per praticare attività fisica in sicurezza, bisognerebbe attuare uno di questi due accorgimenti. O evitare di stare uno dietro l’altro ma di lato e a una distanza di 2 metri. Oppure in linea ma aumentando il distanziamento, in particolare, per chi cammina la distanza considerata di sicurezza è stata stimata a 5 metri, per chi corre 10 metri, in bicicletta 20 metri.
Coronavirus, limiti dello studio
È bene tuttavia precisare che lo studio non è ancora stato pubblicato ma si trova in versione preprint, questo significa che ancora non è stato analizzato da una commissione di esperti. Non solo, lo studio non tiene in considerazione il vento, che potrebbe far aumentare le distanze tra persone, e le goccioline di piccole dimensioni. In ogni caso, è sicuramente utile a capire che in alcune condizioni per una maggiore sicurezza sarebbe bene aumentare il distanziamento sociale.