Gli scienziati di tutto il mondo sono al lavoro per fornirci sempre più armi contro il nuovo coronavirus. Una nuova speranza sembra arrivare dall’Università di Pittsburgh, School of Medicine, dove un team di ricercatori ha annunciato che sta lavorando ad un possibile vaccino contro il SARS-CoV-2, il virus che sta causando la pandemia di COVID-19. La ricerca è stata pubblicata pochi giorni fa sulla rivista EBioMedicine appartenente a The Lancet (Kim et al, 2020).
I ricercatori di Pittsburgh, guidati dal dottor Andrea Gambotto, professore associato alla Pitt School of Medicine, hanno testato, al momento sui topi, un vaccino somministrato attraverso un cerotto. Ebbene, il vaccino ha prodotto anticorpi contro il nuovo coronavirus in una quantità sufficiente da neutralizzare il virus. La particolarità della somministrazione è che il vaccino non viene iniettato attraverso un solo ago ma da 400 microaghi composti di zucchero e una proteina, chiamata proteina spike, che, una volta entrata nel corpo, fa produrre gli anticorpi specifici contro il coronavirus. I microaghi non provocano dolore e si dissolvono rapidamente. La produzione del vaccino, attraverso questo cerotto, è perfettamente scalabile, significa che si può aumentare la produzione senza problemi, e non c’è necessità di refrigerazione durante il trasporto. Gli scienziati hanno potuto giungere rapidamente a questo tipo di vaccino perché erano anni che lavoravano ai virus del tipo coronavirus, dalle precedenti epidemie di SARS e MERS (responsabile della sindrome respiratoria mediorientale) del 2003 e 2014 rispettivamente. Nel caso della MERS il vaccino produce anticorpi per un anno intero e si pensa che possa funzionare allo stesso modo contro il nuovo coronavirus.
Normalmente l’iter di sperimentazione di un vaccino richiederebbe tempi lunghi, più di un anno. Tuttavia, come evidenziato dagli stessi autori della ricerca, ora ci troviamo in una situazione emergenziale e si sta lavorando per snellire e velocizzare il processo per arrivare il prima possibile alla sperimentazione sull’uomo.