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Coronavirus, la distanza di sicurezza tra persone

Coronavirus, la distanza di sicurezza tra persone

aprile 04, 2020
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Contro il Coronavirus abbiamo un’arma in più rispetto al passato. Abbiamo infatti dalla nostra la grande evoluzione scientifica che, negli anni, è progredita, si è arricchita di strumenti sempre più potenti e sofisticati. Ed è proprio dalla scienza che è arrivata una notizia molto interessante sul comportamento del nuovo coronavirus e che, se confermata, potrebbe modificare qualche linea guida dell’OMS e dei governi.

Coronavirus, fino a che distanza da una persona è possibile il contagio?

Ad oggi, 1 metro è la distanza tra persone considerata sicura, oltre la quale non è possibile il contagio. Infatti, il coronavirus si trasmette attraverso goccioline di saliva. Queste goccioline di saliva, emesse dalle persone quando parlano, tossiscono o starnutiscono, non viaggiano per distanze maggiori. Tuttavia, alcune ricerche hanno messo in dubbio questo dato, anche se, va anticipato, gli studi sono ancora pochi e molto dibattuti. Uno di questi studi è stato pubblicato pochi giorni fa sulla prestigiosa rivista JAMA da un team del MIT, Massachusetts Institute of Technology (Bourouiba et al). Nella ricerca, il laboratorio di fluidodinamica della trasmissione di malattie ha studiato cosa succede quando si starnutisce o tossisce. In particolare, oltre alle goccioline che cadono a brevi distanze, si formano anche delle nuvole gassose che catturano le goccioline e che possono viaggiare anche per 8 metri. Questa nuvola gassosa frena l’evaporazione e le goccioline così resistono in aria più che se fossero da sole. Come sottolineato però dallo stesso studio, nessuna ricerca ha attualmente analizzato cosa accade con la nuvola gassosa in presenza di COVID-19 ma si ritiene che segua lo stesso comportamento. Tuttavia, una critica che è stata avanzata è che la carica virale possa ridursi notevolmente e che la vera domanda non è tanto a che distanza possano arrivare le goccioline di saliva ma a che distanza possano arrivare goccioline che possano ancora rappresentare realmente una minaccia. A questa domanda forse ha trovato una risposta la lettera inviata dall’Accademia Nazionale delle Science degli Stati Uniti indirizzata al capo delle politiche scientifiche della Casa Bianca. In questa lettera gli scienziati sottolineano che il nuovo coronavirus è stato trovato in campioni d’aria raccolti a 1,8 metri di distanza tra persone.

Coronavirus, alla luce di questi dati qual è quindi la distanza di sicurezza da mantenere?

Attualmente gli scienziati stanno valutando i dati appena esposti ma probabilmente, se questi verranno confermati, il metro di sicurezza andrà esteso a 2-3 metri, come del resto è già in America e in alcune regioni in Italia, quali l’Alto Adige. In ogni caso, come comunicato dalle agenzie di informazione, l’OMS in queste ore ha affidato ad una commissione di esperti la valutazione delle ultime ricerche per modificare, in caso, le linee guida per quanto riguarda il distanziamento sociale, aumentando la distanza tra persone considerata sicura, e l’uso delle mascherine, che potrebbero essere considerate utili da usare da un maggior numero di persone.

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