È possibile che l'elisir di lunga memoria sia in un fungo commestibile e dalla forma bizzarra che ricorda la testa di una scimmia o la criniera di un leone? Ebbene, sembra proprio di sì. Altri studi seguiranno per confermare questi primi, promettenti e importantissimi risultati, ma intanto i ricercatori australiani dell'Università del Queensland hanno potuto annunciare che il principio attivo isolato nel fungo testa di scimmia, molto conosciuto e apprezzato, soprattutto in Asia, è in grado di stimolare la crescita dei nervi e le connessioni neuronali e di fortificare la memoria. Lo studio è consultabile online ed è stato pubblicato sulla rivista Journal of Neurochemistry (Martinez Marmol et al, JNC, Jan 2023).
Fungo testa di scimmia, proprietà
Il fungo Hericium erinaceus è chiamato anche fungo testa di scimmia o criniera di leone, in inglese, per la sua forma che ricorda proprio questi animali, con una cascata di filamenti chiari. Si tratta di un fungo commestibile originario del Nord America, Europa e Asia, dove viene utilizzato da secoli per trattare diversi disturbi, che spaziano dal mal di stomaco, alle ulcere fino ai tumori. È facile reperire questo fungo sotto forma di polvere o capsule, in farmacia, erboristeria e nei negozi specializzati. Studi recenti hanno focalizzato la loro attenzione anche su altre proprietà del fungo testa di scimmia, come l'azione neuroprotettiva. La ricerca di cui parliamo oggi approfondisce questo aspetto e verifica la capacità del fungo di supportare la memoria.
Il fungo testa di scimmia fortifica la memoria, lo studio
Gli scienziati australiani hanno svolto una ricerca in laboratorio, sia in vitro che sui topi, allo scopo di testare la capacità neuroprotettiva del principio attivo del fungo testa di scimmia. Il principio attivo testato si chiama hericene A. Questa sostanza è stata posta a contatto con neuroni dell'ippocampo, la parte del cervello preposta alla conservazione della memoria. Quello che è emerso è che la sostanza hericene A è stata in grado di stimolare la capacità dei neuroni di estendersi e creare connessioni con altri neuroni. In particolare, hericene A ha aumentato la dimensione dei coni di crescita, che sono particolari strutture anatomiche, poste nella parte finale delle estremità nervose, chiamate assoni. I coni di crescita sono indispensabili per le cellule cerebrali per percepire e sondare l'ambiente circostante e stabilire nuove connessioni con altri neuroni. Oltre a quanto osservato, gli scienziati hanno testato gli effetti dell'assunzione di hericina A nei topi. Ebbene, l'assunzione del principio attivo ha permesso di rinforzare la memoria.
Conclusioni
Gli scienziati australiani sono fiduciosi che quanto scoperto sulle proprietà neuroprotettive del fungo testa di scimmia possa aprire la strada a futuri trattamenti per prevenire e contrastare le neurodegenerazioni, come la malattia di Alzheimer. Al momento, in attesa che la scienza faccia il suo corso, il fungo testa di scimmia è reperibile sotto forma di integratore. Il fungo viene considerato generalmente sicuro, presta attenzione però se hai un'allergia ai funghi. Se stai assumendo farmaci, chiedi consiglio al tuo medico prima di iniziare ogni trattamento. Allo stato attuale mancano studi sulla sicurezza relativa all'uso prolungato del fungo testa di scimmia.