Un composto contenuto nei semi di sesamo è il nuovo alleato per la salute del fegato, utile a contrastare il fegato grasso e la sua possibile evoluzione in cirrosi epatica. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrients (Zheng et al, Nutrients, Dec 2021).
Il rischio del fegato grasso
Una dieta ad alto contenuto di grassi può aprire la strada, sul lungo periodo, a una condizione chiamata fegato grasso, che è un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche con conseguente aumento di dimensioni del fegato stesso. Il pericolo del fegato grasso è che infiammazioni e stress ossidativo possono portare la steatosi epatica a diventare cirrosi. Ecco perché è importante contrastare il fegato grasso, che però al giorno d'oggi è una condizione che registra casi in continua crescita. Il sesamolo è il principio attivo dei semi di sesamo e dell'olio di semi di sesamo. Questa sostanza è caratterizzata da proprietà neuroprotettive e, come mostrato nello studio di cui parliamo oggi, anche epatoprotettive.
Il principio attivo del sesamo protegge il fegato, lo studio
La ricerca si è svolta in laboratorio su una popolazione di topi. I topi sono stati divisi in tre gruppi. A un gruppo è stata fornita per 3 mesi un'alimentazione più bilanciata senza eccessi di grasso, al secondo gruppo una dieta ad alto contenuto di grassi e infine al terzo gruppo una dieta ad alto contenuto di grassi con l'aggiunta di sesamolo. Quello che è emerso è che la dieta ad alto contenuto di grassi da sola, senza l'aggiunta di sesamolo, ha portato, come era da aspettarsi, ad un aumento del peso corporeo. Invece, questo aumento di peso non si è osservato in caso di aggiunta di sesamolo, anche se l'apporto energetico era uguale nei due casi. Non solo, la massa grassa e il volume del fegato sono risultati inferiori in caso di aggiunta alla dieta di sesamolo. Ma il sesamolo ha anche mostrato di proteggere il fegato contrastando lo stress ossidativo e l'infiammazione connesse alla condizione di fegato grasso, attraverso l'attivazione del fattore di trascrizione Nrf2, che è una sostanza coinvolta nei processi antinfiammatori e antiossidanti. Pertanto, il sesamolo si è dimostrato utile a contrastare la steatosi epatica, le infiammazioni e lo stress ossidativo che, sul lungo periodo, potrebbero aprire le porte alla cirrosi.