Questo è il risultato di uno studio condotto nel 2011 dall’Università del Missouri, USA, e pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Prevention Research. I ricercatori hanno infatti osservato che l’apigenina, un flavonoide di cui il prezzemolo è molto ricco, ha un effetto chemopreventivo ed è capace di inibire la proliferazione e la crescita delle cellule del tumore alla mammella.
Lo studio si è focalizzato, in particolare, su come bloccare i tumori causati dall’uso di progestinici nelle terapie ormonali sostitutive nelle donne in menopausa. E i dati hanno parlato chiaro, nei casi che presentavano un alto tasso di rischio per l’uso di progestinici l’apigenina si è rivelata una sostanza così potente da ridurre l’incidenza di tumori o, se già presenti, ne ha rallentato di molto la crescita.
L’apigenina non si trova solo nel prezzemolo, ma anche nel sedano, nelle arance, mele e noci. Al momento gli studi non hanno ancora interessato l’uomo e quindi non si può sapere il dosaggio raccomandato ma il dottor Hyder, a capo del team che ha condotto la ricerca, ha affermato che è importante mantenere nel sangue almeno una quantità minima di apigenina per contrastare l’insorgenza del tumore, quindi il suo consiglio è di mangiare un po’ di prezzemolo, sedano o qualche frutto al giorno. Sempre senza esagerare in quanto ad alte dosi il prezzemolo può portare problemi alle donne in gravidanza, dal momento che potrebbe indurre l’aborto, ma può anche avere effetti a chi è in cura con anticoagulanti per possibili interazioni o a chi ha problemi renali.