Capelli sottili, deboli e che cadono? Da oggi esiste un nuovo alleato. Si tratta di una sostanza naturale chiamata alpinetina, contenuta, per esempio, nella curcuma, nel cardamomo nero ma anche nella salvia rossa. Ebbene, questa sostanza ha mostrato di rigenerare il capello, rinforzandolo e allungando la fase in cui il capello è vivo e cresce. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Chinese Medicine (Fan et al, Chin Med, 2022).
Alopecia, possibile trattamenti- L'alopecia è un disturbo comune. Si stima che la perdita di capelli interessi fino all'85% degli uomini e il 40% delle donne. Non si tratta di una malattia né una condizione con effetti sulla salute, ma certamente chi ne soffre può avere delle ripercussioni psicologiche. Ecco perché la scienza è alla continua ricerca di rimedi per contrastare l'assottigliamento e la successiva perdita dei capelli. Esistono delle medicine di efficacia riconosciuta, quali minoxidil e finasteride, che agiscono inibendo gli ormoni maschili. Tuttavia, l'assunzione orale di queste sostanze ha mostrato diversi effetti collaterali. Ecco perché ora si focalizza l'attenzione su trattamenti topici, ben tollerati e senza effetti collaterali.
L'azione dell'apinetina contro l'alopecia
La ricerca di cui parliamo oggi ha studiato gli effetti di una sostanza, l'apinetina, contenuta nella curcuma, nel cardamomo nero, nella salvia rossa, nel bakuchi, da cui si ricava il famoso bakuchiol, e nell'astragalo. La ricerca si è svolta in laboratorio, su una popolazione di topi a cui è stato rasato il mantello per mimare una condizione di alopecia. Successivamente, ai topi è stata applicata l'apinetina. Ebbene, l'apinetina è stata in grado di rigenerare il capello, e cioè riattivarlo, promuovendo la fase anagen. La fase anagen è la prima fase del ciclo di vita del capello e corrisponde alla sua crescita. Non solo, l'apinetina ha saputo ritardare la fase catagen, o fase di regressione, in cui il follicolo pilifero si rimpicciolisce e il capello si porta via via verso gli strati più superficiali dell'epidermide, pronto a cadere nelle fasi successive. Infine, l'apinetina ha mostrato di essere ben tollerata e non dannosa per la pelle.
Conclusioni
L'apinetina è solubile in olio e penetra bene nella cute, dove può esplicare la sua azione benefica. Ecco quindi che è possibile provare a realizzare maschere a base di un olio vettore, ottimo è l'olio di cocco, in cui si aggiungono un paio di gocce di olio essenziale, per esempio di curcuma o di cardamomo nero. Applica sul cuoio capelluto inumidito e lascia in posa per quindici minuti, poi sciacqua. Data l'azione antisettica, seboregolatrice e antimicrobica di questi oli essenziali potrai trarre beneficio anche in caso di forfora e pruriti del cuoio capelluto.