Contro i danni sul fegato di un'alimentazione ricca di zuccheri e grassi esiste un rimedio infallibile, l'esercizio fisico! Eh sì, perché una corsa o una camminata a passo svelto contrastano, attraverso diversi processi, l'accumulo di grassi nel fegato e così il fegato grasso e le malattie ad esso correlate. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Molecular Metabolism grazie alla collaborazione tra il German Center for Diabetes Research (DZD) e il Tübingen University Hospital (Hoene et al, Molecular Metabolism, Dec 2021).
La conseguenza sul fegato di una dieta troppo ricca di grassi
Una dieta troppo abbondante di zuccheri e grassi e uno stile di vita sedentario causano uno squilibrio tra l'energia introdotta nel corpo e quella spesa. Come conseguenza, i grassi si accumulano nel fegato ed ecco che si apre la strada al fegato grasso, una condizione che si sta diffondendo sempre più tra la popolazione. Sul lungo periodo, Il fegato grasso causa un'alterazione nel funzionamento dei mitocondri del fegato, i mitocondri sono gli organelli delle cellule preposti alla produzione di energia. La conseguenza è un aumento dell'infiammazione epatica e un aumentato rischio di diabete tipo 2 e cirrosi. Senza contare che lo stesso fegato grasso è connesso ad un aumento di malattie cardiovascolari. Quindi, cosa può contrastare gli effetti di una dieta troppo ricca di grassi? La risposta è l'esercizio fisico, come dimostrato dalla ricerca di cui parliamo oggi.
L'attività fisica aerobica contrasta il fegato grasso
I ricercatori hanno elaborato uno studio condotto in laboratorio su una popolazione di topi alimentati con una dieta squilibrata. A una parte dei topi è stato fatto fare esercizio fisico di tipo aerobico, e cioè con corsa su un tapis roulant. Quello che è emerso è che l'esercizio fisico, attraverso la maggior richiesta di energia da parte dei muscoli, sia durante l'attività che a riposo grazie al loro maggiore sviluppo in seguito all'allenamento, ha permesso di contrastare l'aumento di peso, la resistenza all'insulina e l'accumulo di trigliceridi a livello del fegato. Tuttavia, gli effetti dell'attività fisica non finiscono qui. Anzi, è stato osservato che l'esercizio fisico è in grado di agire sugli stessi mitocondri del fegato riducendo l'accumulo dell'enzima acetil coenzima A causato dalla dieta sbilanciata. Come conseguenza, si è anche ridotto il processo di lipogenesi stimolato da questo enzima, è cioè il processo di formazione dei grassi che poi si sarebbero accumulati a livello del fegato. Pertanto, l'esercizio fisico ha saputo contrastare gli effetti di una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi non solo aumentando il dispendio energetico, come si poteva facilmente ipotizzare, ma contrastando anche l'adattamento del fegato a una condizione di sovralimentazione con un'azione a livello delle cellule del fegato stesso. Tutto questo porta a una riduzione del rischio di sviluppare fegato grasso e da qui infiammazioni, cirrosi, diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari.