Perché ci sono persone che hanno sempre fame? E perché c'è chi, in sovrappeso o obeso, non riesce a seguire una dieta e si trova sempre a combattere con i chili di troppo? La risposta sembra essere in un calo glicemico eccessivo dopo il pasto, come emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Metabolism da parte di un team americano e inglese delle Università di Harvard Medical School, Leeds, Nottingham e il King's College London (Wyatt et al, Nature Metabolism, 2021).
Il legame tra glicemia e fame, l'esperimento
Attualmente è in corso uno dei più grandi studi dedicati all'alimentazione e ai suoi effetti sul corpo. Il nome di questo studio è PREDICT e ha fornito ai ricercatori i dati necessari per comprendere il legame tra glicemia e fame. Gli scienziati hanno analizzato lo stile di vita e lo stato di salute di 1070 persone. A tutti i partecipanti è stato chiesto di consumare la stessa colazione, un muffin, mentre gli altri pasti erano liberi ma scelti in una lista di preparazioni fornite. Due strumenti appositi, sempre indossati dai volontari per due settimane, la durata dell'esperimento, permettevano di rilevare in modo continuo la glicemia e le attività svolte durante il giorno, come muoversi, mangiare o dormire.
Un calo eccessivo di glicemia può essere il problema
Analizzando i dati è emerso che alcune persone, dopo il picco di glicemia che segue un pasto, presentavano, nelle due-quattro ore successive un calo significativo della glicemia, il cui valore scendeva velocemente al di sotto del valore di base, considerato come una soglia, prima di risalire. Ebbene, è stato osservato che coloro che presentavano questo calo eccessivo nella glicemia avevano anche un 9% in più di fame rispetto a chi aveva una riduzione della glicemia più contenuta. Non solo, per queste persone trascorreva anche meno tempo, circa mezz'ora di meno, tra un pasto e l'atro e venivano consumate più calorie, circa 300 in più in una giornata. Secondo i ricercatori, tutti questi fattori, messi insieme, possono portare, potenzialmente, a un aumento di peso di quasi 9 chili in un anno.
In conclusione
Quindi, il calo della glicemia dopo il picco che segue normalmente un pasto è un indicatore di quanto quella persona potrà sviluppare fame nel corso delle ore successive. Cali eccessivi possono portare ad avere più fame, a consumare pasti più frequenti e a introdurre più calorie. Questa condizione non sembra essere legata a età, sesso o indice di massa corporea quanto piuttosto al metabolismo delle singole persone. E questo spiega come mai, a parità di alimentazione, le risposte in termini di peso corporeo possono essere diverse. Pertanto, può essere utile, per evitare questi cali eccessivi di glicemia, scegliere alimenti che forniscano zuccheri a lento rilascio, come gli alimenti integrali, pane, pasta e riso, e frutta e verdura ricche di fibre, in modo da rallentare l'assorbimento degli zuccheri e ridurre il picco di glicemia e il suo successivo calo.