Mantenersi sani, forti e pieni di energia, anche se l'età avanza, è possibile con qualche piccolo accorgimento a tavola iniziando fin da ora. In particolare, includere nella propria alimentazione quotidiana alimenti come mele o more ha mostrato, sul lungo periodo, di contrastare l'affaticamento, la debolezza e il rischio di cadute e fratture. Quanto affermato emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition e che riassume il lavoro di un team di scienziati americani e olandesi della Harvard Medical School di Boston e della Wageningen University (Oei et al, The American Journal of Clinical Nutrition, Apr 2023).
Fragilità, stanchezza e cadute
Gli esperti parlano di fragilità intendendo una condizione che subentra man mano che gli anni avanzano e che causa un declino fisico. In particolare, la persona ha riserve limitate di energia, si sente affaticata e debole, inizia a far fatica a svolgere le attività quotidiane e a garantire una regolare attività fisica. Aumenta anche il rischio di cadute, fratture e ospedalizzazione. Tuttavia, è possibile contrastare questo declino e le sensazioni di debolezza e affaticamento che porta con sé e questo può essere fatto fin da ora e a partire da qualsiasi età. Infatti, alcune scelte a tavola si sono dimostrate particolarmente protettive sul lungo termine. Ma vediamo di capire meglio.
Gli alimenti contro la fragilità, lo studio
Gli scienziati si sono basati sui dati riguardanti salute e stile di vita di più di 1600 persone partecipanti al grande studio Framingham Heart Study tra il 1998 e il 2001. L'età media dei volontari era 58 anni e tutti erano in buona salute, fisica e mentale, senza segni di fragilità. In base alle risposte fornite tramite un questionario gli scienziati hanno valutato l'apporto di flavonoidi, che sono sostanze antiossidanti, e dei loro sottogruppi, quali flavonoli, antociani e flavoni, forniti dalla dieta. Dopo 12 anni i volontari sono stati sottoposti a test per valutare le condizioni di salute. Quello che è emerso è che chi aveva l'abitudine di consumare una quantità maggiore di alimenti ricchi di flavonoli presentava anche un rischio minore di sviluppare fragilità. In particolare, tra i diversi flavonoli contenuti nei cibi, la quercetina ha mostrato l'azione protettiva maggiore. Infatti, ogni aumento di 10mg al giorno di quercetina ha saputo ridurre del 35% il rischio di fragilità. Si ritiene che questa azione sia da ricondursi alla capacità della quercetina di contrastare i danni dei radicali liberi e le infiammazioni.
Conclusioni
Quindi, se vogliamo mantenerci forti e pieni di energia cerchiamo di assicurarci un apporto quotidiano di quercetina. Dal momento che la quercetina agisce sul lungo periodo, questo significa che la salute futura la stiamo costruendo anche ora e che non è mai troppo presto, ma anche non è mai troppo tardi, per optare per questa sana scelta alimentare. E poi non è difficile raggiungere la quantità consigliata di quercetina. Infatti, sono diversi gli alimenti che contengono quercetina e tutti facilmente reperibili, come mele, more, ciliegie, uva rossa, cipolle, cavolo riccio verde, broccoli e tè. Una mela di media dimensione, circa 200 grammi, apporta proprio 10 mg di quercetina, la quantità che riduce del 35% il rischio di fragilità. Quindi, come sempre, è proprio il caso di dirlo, una mela al giorno toglie il medico di torno!