Anche solo 30 minuti di esposizione al fumo passivo sono sufficienti per innescare nel corpo processi infiammatori, a loro volta responsabili di danni ai tessuti. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista International Journal of Environmental Research and Public Health da parte di un team italiano dell'Università di Perugia (Stabile et al, Int J Environ Res Public Health, Aug 2022).
I danni del fumo passivo
Viene chiamato fumo di tabacco ambientale ed è il fumo di sigaretta che viene involontariamente inalato da persone, anche quelle che non fumano. L'esposizione al fumo di sigaretta ambientale appartiene al gruppo 1, e cioè al gruppo che contiene tutti i cancerogeni certi secondo lo IARC, che è l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. L'esposizione prolungata al fumo passivo può causare, in adulti e bambini, malattie respiratorie, cardiovascolari ma anche tumori. Le leggi anti fumo degli ultimi anni hanno permesso di fare incredibili passi avanti per proteggere i non fumatori dai rischi del fumo passivo. Tuttavia, l'esposizione al fumo passivo rimane un problema grave dal momento che non c'è controllo su quello che avviene nelle case private o nelle auto. Per fare qualche esempio, quanti sono i bambini o gli adulti che vengono esposti al fumo passivo delle sigarette dei loro genitori o del partner? Quante volte, per quieto vivere, abbiamo preferito tacere di fronte ad un amico che ci dava un passaggio in macchina e che si accendeva una sigaretta? O quante volte, alle feste con amici, quando le stanze diventavano delle camere da fumo, non abbiamo detto nulla per non causare fastidi? Forse anche pensando che tanto era solo per breve tempo… Beh, in base alla nuova ricerca scientifica ora sappiamo che anche una breve esposizione al fumo di sigaretta può causare danni al nostro corpo.
Danni anche dopo una breve esposizione al fumo passivo, lo studio
Gli scienziati sono partiti dalla considerazione che esistono innumerevoli studi che riportano i danni dell'esposizione prolungata e continua al fumo passivo. Invece, solo pochi studi si sono dedicati agli effetti del fumo passivo dopo brevi esposizioni. In genere, gli studi hanno valutato l'azione di esposizioni brevi ma ricorrenti, accertando in ogni caso danni al sistema immunitario, cardiovascolare ed endocrino. Ma cosa accade nel nostro corpo dopo una sola, breve esposizione al fumo passivo? Per rispondere a questa domanda i ricercatori dell'Università di Perugia hanno reclutato 21 soggetti sani, che non erano normalmente esposti al fumo passivo e senza malattie respiratorie. I volontari sono stati fatti entrare in una stanza da 6x5x4 m, 120 metri cubi in tutto. Al centro della stanza era posto un tavolo con un posacenere dove è stata fatta bruciare una sigaretta. Ebbene, già dopo 30 minuti, i campioni di sangue raccolti presentavano un aumento di sostanze pro infiammatorie circolanti, che sono arrivate perfino a raddoppiare. In particolare, era aumentata una sostanza, il recettore p75NTR, che induce l'infiammazione cronica nei tessuti. L'aumento di questo recettore si osserva anche nei fumatori, pertanto si può affermare che il fumo passivo induce gli stessi meccanismi pro infiammatori sia in chi fuma attivamente sia in chi respira il fumo passivo. Nei volontari sotto esame, in assenza di ulteriori esposizioni al fumo passivo, i valori delle sostanze pro infiammatorie sono tornate nella norma dopo un giorno.
Conclusioni
Lo studio è l'ennesima prova che il fumo passivo, anche se per brevi esposizioni, è sempre nocivo e va evitato. Bastano infatti 30 minuti di esposizione al fumo passivo per innescare processi infiammatori che aumentano i livelli di infiammazione cronica. L'infiammazione cronica è il vero nemico, nutrita da una dieta sbilanciata, stress, mancanza di sonno e, chiaramente, fumo e fumo passivo, nel tempo indebolisce le nostre naturali difese e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e degenerazioni cellulari.