Gengive che sanguinano? Forse il problema non è da ricercare in una scorretta igiene dentale ma in una carenza di vitamina C, che a sua volta potrebbe avere importanti ripercussioni sulla salute della vista, del cervello e del cuore. Questo è quanto emerge da una recente ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrition Reviews grazie al lavoro di un team americano (Hujoel et al, Nutrition Reviews, 2021).
Le gengive che sanguinano possono essere una spia della gengivite, l’anticamera della parodontite. E quindi in questo caso un intervento dal dentista e una maggiore attenzione alla salute dentale possono risolvere il problema. Tuttavia, come evidenziato dagli autori della ricerca di cui parliamo oggi, il sanguinamento delle gengive potrebbe essere un segnale importante che nel corpo c’è una carenza di vitamina C. I ricercatori, per giungere a questa conclusione, hanno analizzato i dati di 15 studi precedenti, valutando le condizioni di salute di quasi 10000 persone. Quello che è emerso è che il sanguinamento gengivale può essere associato ad una carenza di vitamina C. Non solo, una carenza di vitamina C può riflettersi in altri problemi del microcircolo come una maggiore tendenza a emorragie della retina ma anche microemorragie vascolari nel cervello, nei reni e nel cuore. È stato anche osservato che, nelle persone con bassi valori di vitamina C circolanti, e cioè sotto i 28 micro mol per litro, una maggiore integrazione di vitamina C ha portato ad un’inversione nella tendenza al sanguinamento. Certo, come indicato dagli stessi autori dello studio, i risultati non indicano che aumentare i valori di vitamina C, se troppo bassi, possa prevenire anche infarti o ictus. Certamente però viene sottolineato che un apporto scarso di vitamina C può portare a sanguinamenti generalizzati che non possono venire trattati solo con un corretto uso del filo interdentale ma che richiedono un’attenzione maggiore anche alla propria alimentazione.
Come suggerito nella ricerca, è quindi una buona scelta includere nella propria dieta alimenti ricchi di vitamina C, come cavolo riccio, peperoni e kiwi o, in caso comunque di carenza di vitamina C, ricorrere anche a integratori che contengano da 100 a 200 milligrammi di questa vitamina al giorno. Infatti, la quantità giornaliera raccomandata di vitamina C per prevenire lo scorbuto, quindi circa 10 mg al giorno, è considerata troppo bassa per poter proteggere anche la salute vascolare.