Mangiare pesce azzurro protegge il cervello, rendendolo più agile, maggiormente capace di fare ragionamenti astratti e complessi e migliorando la memoria. Tutto questo, però, non si osserva solo nelle persone più anziane ma anche nei giovani e questo è anche il grande risultato che emerge dalla recentissima ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Neurology® da parte di un gruppo di studiosi americani della University of Texas Health Science Center, San Antonio (Satizabal et al, Neurology, 2022).
I benefici degli omega 3 sul cervello
Studi precedenti avevano avuto già modo di dimostrare che l'assunzione di acidi grassi omega 3 è in grado di migliorare la funzionalità cognitiva negli anziani. Invece, la nuova ricerca di cui parliamo oggi ha il merito di aver osservato questo legame anche nella popolazione più giovane. Non solo, lo studio ha permesso di sottolineare che è sufficiente mangiare, anche in piccole quantità, qualche alimento contenente acidi grassi omega 3 per osservare già importanti benefici. Benefici che si osservano anche in chi ha mutazioni genetiche che rendono la persona ad alto rischio di sviluppare malattie degenerative come l'Alzheimer, ma vediamo di capire meglio.
Gli omega 3 migliorano memoria e funzionalità cognitiva anche nei giovani
I ricercatori hanno reclutato 2183 persone, età media 46 anni e in buona salute. I volontari sono stati sottoposti ad esami di risonanza magnetica nucleare per valutare i livelli di acidi grassi omega tre e ad altri esami medici per analizzare alcuni indicatori dell'età cerebrale, come il volume dell'ippocampo, che è la parte del cervello che gioca un ruolo essenziale nella memoria e nella capacità di apprendimento. Quello che è emerso è che chi aveva livelli di omega 3 più alti presentava anche volumi maggiori di ippocampo. Non solo, livelli più alti di omega 3 sono associati a una maggiore capacità di ragionamento astratto e di comprensione di concetti complessi usando la logica. In generale, più alto è il numero di omega 3 presenti maggiori sono anche i benefici osservati. Tuttavia, benefici si sono osservati anche in chi aveva bassi livelli di omega 3, ma comunque sempre presenti, rispetto invece a chi quasi non aveva omega 3 circolanti. Non solo, i ricercatori hanno analizzato anche il caso di alcuni portatori di una mutazione genetica associata ad un rischio maggiore di sviluppare Alzheimer, dal momento che questa variazione a livello genetico porta ad una riduzione del flusso ematico cerebrale. Ebbene, tra coloro che avevano questa mutazione è stato osservato che chi aveva livelli maggiori di omega 3 circolanti aveva anche un rischio minore di presentare malattie dei vasi sanguigni.
Conclusioni
La ricerca non ha compreso i motivi per cui gli acidi grassi omega 3 possano risultare protettivi a livello cerebrale, anche in persone giovani. Si ritiene che queste proprietà abbiano a che fare con l'azione antinfiammatoria degli acidi grassi omega 3 e con il fatto che questi acidi grassi sono coinvolti nella formazione della membrana cellulare dei neuroni. In caso di carenza di questi acidi grassi questi vengono sostituiti con altre sostanze rendendo i neuroni più instabili. Queste sono ancora supposizioni e altro lavoro dovrà essere compiuto per capire l'azione degli acidi grassi omega 3. Al momento, però, abbiamo la prova che mangiare alimenti contenenti acidi grassi omega 3, anche in piccole quantità, porta fin da subito beneficio al cervello. Gli acidi grassi omega 3, soprattutto del tipo DHA e EPA analizzati nello studio in questione, si trovano in alcuni pesci, come sardine, sgombro, aringhe, merluzzo, tonno, salmone, ma anche nel krill e in alcune alghe come nori e kombu.
