Il miele porta energia, sazia la voglia di dolce ed è emolliente, utile soprattutto quando abbiamo raucedine o mal di gola. E da oggi sappiamo che un tipo particolare di miele, il miele di agrumi, è antiossidante, antitumorale, cardioprotettivo, utile alla salute della vista e perfino capace di proteggere il microbiota intestinale e il fegato. Questo emerge da una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Nutrients grazie al lavoro di un team cinese (Yi et al, Nutrients, 2023).
Miele di agrumi, cos'è e benefici
Il miele di agrumi viene ricavato dal nettare raccolto dai fiori delle piante del genere Citrus, quindi arancio, limone, mandarino, bergamotto e cedro. Il miele di agrumi contiene rutina e, rispetto ad altri mieli, si caratterizza per la presenza di esperetina ed esperidina. Queste sostanze sono composti fenolici e conferiscono al miele di agrumi importanti proprietà antiossidanti provate da studi scientifici svolti precedentemente (Pichichero et al, J Sci Food Agric, 2009). Non solo, il miele di agrumi è antinfiammatorio, antibatterico, cicatrizzante e antitumorale. Tuttavia, fino ad oggi, non erano ancora stati eseguiti studi sugli effetti del miele di agrumi a livello del microbiota intestinale e del fegato. È lecito supporre che esista un'azione benefica derivante dall'assunzione di miele di agrumi dal momento che questo miele apporta antiossidanti. Gli antiossidanti, infatti, insieme a prebiotici e probiotici, hanno mostrato di supportare il microbiota intestinale. Poi, il fegato riceve il sangue attraverso la vena porta direttamente dall'intestino e questo sangue porta con sé i prodotti secondari del microbiota. Quindi, da qui si deduce che modifiche al microbiota intestinale si riflettono in modifiche a livello del fegato. Per portare chiarezza su questo interessantissimo aspetto gli scienziati cinesi hanno elaborato lo studio di cui parliamo oggi.
Il miele di agrumi e la sua azione su fegato e microbiota, lo studio
Lo studio si è svolto in laboratorio su una popolazione di topi con fegato grasso. A una parte dei topi è stato somministrato il miele di agrumi. Quello che è emerso è che l'assunzione di miele di agrumi ha permesso di contrastare la condizione di fegato grasso e di alleviarla. Il miele di agrumi ha agito anche sul microbiota intestinale, inibendo alcuni batteri cattivi e favorendo, invece, la proliferazione dei batteri buoni intestinali con un conseguente aumento di acidi grassi a catena corta, come il butirrato, che è una sostanza antinfiammatoria, e l'acido valerico, che, come studi hanno dimostrato, può persino aiutare a proteggere la vista, arrivando agli occhi dal colon dove viene prodotto e contribuendo ad abbassare la pressione intraoculare (Skrzypecki et al, Nutrients, 2020).
Conclusione
All'interno di una dieta varia e bilanciata anche il miele di agrumi trova la sua collocazione. Questo emerge dalla ricerca di cui abbiamo discusso oggi e che dimostra chiaramente che questo tipo di miele vanta importanti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, epatoprotettive e persino capaci di proteggere la vista. Senza eccessi, quindi, via libera anche al miele di agrumi, magari spalmato su una fettina di pane nero o aggiunto come dolcificante alle tisane. In quest'ultimo caso, però, non aggiungere subito il miele alla tisana bollente, per non alterarne le proprietà, ma attendi che il tè si intiepidisca un po'.