Biscotti, merendine, succhi industriali, pane confezionato ma anche pietanze pronte come zuppe o paste già condite, tutti questi cibi nascondono un’insidia che si chiama zuccheri aggiunti. E più alimenti ricchi di zuccheri aggiunti si consumano, più è alto il rischio di sviluppare, negli anni, grasso addominale. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca pubblicata pochi giorni fa sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology da parte di un team della University of Minnesota School of Public Health [1].
I ricercatori si sono basati su uno studio, chiamato CARDIA, attualmente ancora in corso negli Stati Uniti per valutare le condizioni di salute di tutti i partecipanti. Lo studio sta seguendo dal 1985 più di 3000 persone, in salute, e che, al tempo dell’inizio dello studio, avevano tra i 18 e i 30 anni. Durante gli anni di osservazione sono state monitorate, in particolare, le abitudini alimentari con un’attenzione alla quantità di bevande zuccherate, succhi industriali e cibi con zuccheri aggiunti che venivano consumati. Lo studio CARDIA aveva rilevato, dopo 20 anni, grazie ad un esame tramite TAC, la presenza di grasso corporeo nei partecipanti. Ecco che i ricercatori della University of Minnesota School of Public Health, gli autori dell’articolo che stiamo analizzando, si sono potuti basare sui dati forniti dalla TAC per valutare se ci fosse o meno un collegamento tra una quantità aumentata di grasso corporeo e il consumo di cibi ricchi di zuccheri.
Ebbene, quello che è emerso è che chi consumava più cibi ricchi di zuccheri sviluppava, sul lungo periodo, una quantità maggiore di grasso intorno al cuore, sul giro vita e intorno agli organi interni. Questo tipo di grasso è molto pericoloso in quanto rilascia nell’organismo sostanze che possono rappresentare un rischio per la salute, aumentando la probabilità di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari.
Ecco perché è importante preferire bevande, come acqua o tisane non dolcificate, e alimenti più sani, avendo cura sempre di leggere l’etichetta di ciò che si acquista. Occorre prestare attenzione a scritte come sciroppi, glucosio, fruttosio, saccarosio e maltosio.