L’infiammazione è il modo con cui il nostro corpo reagisce alle aggressioni esterne. Questo meccanismo di protezione è giusto e benefico ma, una volta che la causa è stata sconfitta, deve scomparire. A volte, però, questo non accade e rimane un’infiammazione silente e cronica che lavora dall’interno e sul lungo periodo può causare diverse malattie, come Alzheimer, depressioni ma anche tumori. L’obesità, lo stress, un’alimentazione troppo ricca di zuccheri e di omega 6 a scapito di omega 3, questi sono tutti fattori che possono favorire la comparsa dell’infiammazione cronica. Ma, per nostra fortuna, esistono anche stili di vita e alimenti in grado di contrastare i processi infiammatori. La soia è uno di questi cibi, come dimostrato da una recente ricerca scientifica pubblicata sulla rivista British Journal of Nutrition da parte di un team iraniano [1].
In letteratura esistono diversi studi che mirano a dimostrare l’azione antinfiammatoria della soia, ma si tratta di ricerche molto diverse e dai risultati spesso poco chiari. Ecco perché gli autori dello studio hanno esaminato 28 di queste ricerche e hanno cercato di comprendere se sia possibile stabilire un’azione antinfiammatoria della soia. In particolare, è stato analizzato l’effetto della soia sui principali indicatori di infiammazione. Questi indicatori sono il fattore di necrosi tumorale alfa, o TNF alfa, interleuchina 6, interleuchina 2, interleuchina 1 beta e interferone gamma.
Gli isoflavoni sono sostanze antiossidanti contenute nella soia e le principali responsabili delle proprietà benefiche del legume.
Ebbene, quello che è risultato dall’analisi è che alti dosaggi di isoflavoni, più di 100 mg al giorno, che corrispondono a circa 400 g di tofu o 1 l di latte di soia, ha ridotto la presenza del fattore alfa di necrosi tumorale. Non si sono osservati effetti sugli altri indicatori dell’infiammazione. I dati si riferiscono però a persone che presentavano già, al momento dello studio, malattie.
Pertanto, in persone sane e che vogliano combattere le infiammazioni a scopo di prevenzione, la soia può rappresentare una buona scelta alimentare ma sempre senza eccessi, sarà infatti poco probabile riuscire a raggiungere giornalmente la quantità di 100 mg di isoflavoni dalla soia, e all’interno di una dieta varia.