Ora che è stagione non farti mancare i due frutti dell'estate per eccellenza, prugne e pesche. E sai perché? Perché prugne e pesche, più di ogni altro frutto, sono ricche di due particolari composti fenolici che hanno mostrato di contrastare lo sviluppo e la crescita dei tumori, incluso il tumore al seno. Questo è quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Agriculture and Food Chemistry da parte di un team americano del Texas AgriLife Research (Noratto et al, Journal of Agriculture and Food Chemistry, 2009).
Degenerazioni cellulari e possibili trattamenti
La scienza è alla continua ricerca di nuovi trattamenti e rimedi per contrastare le degenerazioni cellulari e salvare, al tempo stesso, le cellule sane, che invece spesso vengono prese di mira dalle medicine usate attualmente. L'attenzione degli scienziati texani si è focalizzata su due frutti particolarmente ricchi di antiossidanti e che potevano aiutare nella lotta ai tumori, pesche e prugne. È emerso, dall'analisi in laboratorio, che le prugne hanno un contenuto in antiossidanti simile o persino superiore a quello dei mirtilli. Non solo, tutta la frutta apporta due particolari composti fenolici, l'acido clorogenico e neoclorogenico. Tuttavia, la frutta con nocciolo presenta la quantità più elevata di queste sostanze. E tra tutta la frutta con nocciolo, pesche e prugne hanno mostrato di apportarne persino una quantità maggiore. Ecco perché gli scienziati americani hanno selezionato proprio questi due frutti per studiarne le proprietà antitumorali. In particolare, i ricercatori hanno scelto di analizzare gli effetti benefici in caso di tumore al seno.
Pesche e prugne antitumorali
In seguito a test in laboratorio è emerso che estratti di prugne e pesche messi in contatto con cellule del tumore al seno, anche nelle varianti più aggressive, ne hanno determinato la morte. Invece, le cellule sane non sono state toccate dall'azione di questi estratti. Gli scienziati hanno potuto appurare che questa potente azione antitumorale è da ricondursi proprio all'acido clorogenico e all'acido neoclorogenico presenti in questi frutti. Lo studio ha anche analizzato negli animali l'azione dell'assunzione di estratti di prugne e pesche. Ebbene, anche in questo caso prugne e pesche hanno potuto bloccare la crescita tumorale.
Conclusioni
In attesa che vengano elaborati trattamenti a base di acido clorogenico e neoclorogenico, certamente al momento possiamo includere nella nostra dieta frutta, verdura e bevande ricche di queste sostanze. Pesche e prugne soprattutto, ma che mele, carciofi, carote, caffè, melanzane, kiwi, tè e pomodori.