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La vitamina che contrasta la demenza e rifornisce di energia i neuroni

La vitamina che contrasta la demenza e rifornisce di energia i neuroni

maggio 02, 2023
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Una vitamina del gruppo B, e in particolare una forma della vitamina B3, può aiutare a contrastare l'Alzheimer e a far funzionare meglio i neuroni. Questo è il risultato di una recentissima ricerca scientifica apparsa sulla rivista Aging Cell grazie al lavoro di un team americano del National Institute on Aging, Baltimora (Vreones et al, Aging Cell, 2022).

Alzheimer, cosa accade nel cervello

L'Alzheimer è una patologia le cui cause ancora non sono state accertate pienamente. Al giorno d'oggi, in base agli studi più recenti, si ritiene che debbano coesistere due condizioni perché l'Alzheimer possa svilupparsi. Queste condizioni sono la neuroinfiammazione e la formazione di aggregati di proteine tau e beta amiloidi nel cervello. Questi aggregati sono tossici e inibiscono la capacità dei neuroni di parlare attraverso segnali. Non solo, sembra che le proteine beta amiloidi non si aggreghino solo tra le cellule, ma che possano anche entrare nella cellula e in particolare agire sui mitocondri, che sono organelli preposti alla produzione di energia. I neuroni necessitano di tanta energia per funzionare e un calo del loro "carburante" causa la perdita della funzionalità neuronale. Quanto proposto è la spiegazione che al momento si fornisce circa quello che accade in caso di malattia di Alzheimer.

Vitamina B3, più energia per il cervello, lo studio

Lo studio di cui parliamo oggi ha voluto testare cosa accade in seguito all'assunzione di integratori contenenti una forma di vitamina B3, o nicotinamide riboside. Infatti, le vitamine del gruppo B stimolano la produzione di energia e quindi l'ipotesi è che possano anche ripristinarla quando questa viene alterata. Per testare questa ipotesi, gli scienziati hanno reclutato 22 adulti, età media 65 anni e tutti in salute. A metà dei volontari è stato chiesto di assumere, per 6 settimane, due capsule al giorno contenenti 500 mg di nicotinamide riboside. Prima e al termine dello studio i volontari sono stati sottoposti a visite ed esami del sangue. Quello che è emerso è che coloro che avevano assunto la vitamina B3 presentavano un aumento di NAD+, o nicotinammide adenina dinucleotide. NAD+ è una molecola coinvolta nel metabolismo energetico cellulare ed è essenziale per creare energia da parte dei mitocondri. NAD+ diminuisce in genere con l'età e un suo aumento si riflette in un miglior funzionamento cerebrale. Non solo, la vitamina B3 ha permesso anche una riduzione dei marcatori che indicano la presenza di aggregati beta amiloidi e tau, oltre che di quelli che rappresentano la neuroinfiammazione.

Conclusioni

Lo studio è ancora all'inizio e molto dovrà essere fatto per far luce su questo affascinante argomento. Al momento, però, sappiamo che una vitamina del gruppo B, la vitamina B3, aumenta l'energia a disposizione dei neuroni e riduce i marcatori che indicano un aumento del rischio di sviluppare demenza. Molto interessante sarà osservare se questi risultati sono replicabili anche in caso di vitamina assunta con l'alimentazione, questa vitamina è contenuta infatti negli spinaci, nelle arachidi, nel lievito di birra, nelle carni bianche e in alcuni pesci come salmone e tonno, e se questo si applica anche alle altre vitamine del gruppo B che partecipano ai processi di produzione dell'energia, come B1 o B2.

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