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La vitamina D previene le demenze

La vitamina D previene le demenze

aprile 29, 2023
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È la vitamina che il nostro corpo sintetizza grazie ai raggi solari, la vitamina che protegge le ossa e rinforza il sistema immunitario. E da oggi sappiamo che è anche la vitamina che aiuta a prevenire la demenza. Stiamo parlando della vitamina D e lo studio che riporta questo importantissimo risultato è la ricerca pubblicata sulla rivista Alzheimer's and Dementia grazie al lavoro di un team canadese dell'Università di Calgary (Ghahremani et al, Alzheimers Dement, 2023).

Alzheimer e vitamina D, cosa sappiamo

La demenza, allo stato attuale, è una condizione che interessa più di 50 milioni di persone in tutto il mondo e i numeri, purtroppo, sono destinati ad aumentare con le stime che parlano di 150 milioni nel 2050. Allo stato attuale lo scopo di studi e ricerche è quello di comprendere quali sono i fattori modificabili, riguardanti dieta e stile di vita, che possono aiutare a prevenire o almeno a ritardare queste malattie. Molto interesse sta suscitando, in questi ultimi anni, la vitamina D. La vitamina D, infatti, risulta coinvolta nei processi di rimozione degli aggregati tossici di proteine beta amiloidi e nella neuroprotezione contro i danni degli aggregati formati dalle proteine tau. Gli aggregati di proteine beta amiloidi e tau sono invece un segno distintivo della malattia di Alzheimer. Non solo, bassi livelli di vitamina D sono anche associati ad un rischio aumentato di sviluppare Alzheimer. Tutte queste affermazioni portano a supporre che l'assunzione di vitamina D come integratore possa aiutare a prevenire l'Alzheimer. Tuttavia, allo stato attuale questa è ancora un'ipotesi in quanto al momento non è nota con certezza l'azione della vitamina D quando viene assunta come integratore. Gli studi compiuti fino ad ora, a causa del ristretto numero di partecipanti alle ricerche e per l'eterogeneità nel tipo di integratori e nella durata dell'esperimento, non sono riuscite ad arrivare a risultati concordi, dividendosi tra chi osserva un beneficio in termini di neuroprotezione e chi non lo ha registrato. Pertanto il legame tra integratori contenenti vitamina D e salute cerebrale non risulta chiaro, almeno fino ad oggi. La ricerca canadese fa luce su questo aspetto e offre una risposta basata su solide basi scientifiche.

La vitamina D previene l'Alzheimer, lo studio

Gli scienziati si sono basati sui dati di ben 12 388 persone, forniti dal National Alzheimer's Coordinating Center, un vasto database riportante i risultati delle ricerche condotte sulle demenze. I partecipanti allo studio erano tutti adulti, età media 71 anni, e sani, senza una diagnosi di demenza all'inizio dello studio. Non solo, gli scienziati hanno selezionato, tra tutti i dati forniti dal database, solo quelli di persone seguite dal punto di vista medico per almeno dieci anni e di cui era nota l'abitudine di assumere o meno integratori contenenti vitamina D. Sono stati accettati diversi tipi di integratori di vitamina D, come colecalciferolo, o D3, ergocalciferolo, o D2, e calcio-vitamina D. Ebbene, quello che è emerso è che coloro che avevano assunto nel corso della loro vita vitamina D, nelle varie forme appena elencate, presentavano un rischio del 40% inferiore di sviluppare demenze rispetto a coloro che non avevano mai assunto vitamina D. Gli effetti della vitamina D sono risultati maggiori nelle donne rispetto agli uomini, si ritiene per il diverso quadro ormonale, e in chi presentava funzionalità cognitiva normale, con una riduzione del rischio del 56%, rispetto a chi aveva un leggero decadimento cognitivo, che presentava invece una diminuzione del rischio del 33%.

Conclusioni

La vitamina D sembra proprio esser la vitamina di lunga vita e di tanta salute, utile al sistema immunitario, alle ossa e da oggi sappiamo anche per il benessere del cervello. La vitamina D può essere assunta sotto forma di integratore, che si acquista in farmacia. In ogni caso, chiedi sempre consiglio al tuo medico prima di iniziare ogni trattamento e per evitare di eccedere con le quantità, in quanto eccessi di vitamina D possono portare tossicità. Altre fonti di vitamina D sono il sole, in quanto esporsi ai raggi solari innesca i processi di sintesi di questa vitamina, ma anche alcuni alimenti, come aringhe, salmone, acciughe, tonno e sgombro, ma anche i funghi selvatici, che sono stati cioè esposti alla luce solare, il tuorlo d'uovo e in piccole quantità anche i formaggi grassi e il burro.

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