Per massimizzare i benefici dell'attività fisica anche l'ora in cui la pratichiamo sembra rivestire notevole importanza. In particolare, svolgere attività fisica alla mattina fa bruciare più grassi rispetto a quando la si svolge nelle ore serali. Questo è quanto emerge da una recentissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista PNAS da un gruppo di scienziati del Karolinska Institutet, Svezia, e dell'Università di Copenhagen, Danimarca (Pendergrast et al, PNAS, Feb 2023).
I benefici dell'attività fisica
Stile di vita sedentario e obesità sono associati ad un aumento del rischio di sviluppare diabete tipo 2, ma anche malattie cardiovascolari, degenerazioni cellulari e depressione. Al contrario, uno stile di vita attivo con una moderata attività fisica migliora la sensibilità all'insulina e l'utilizzo del glucosio, favorisce la riduzione del grasso corporeo, stimola il metabolismo e contrasta l'infiammazione, con benefici per tutti gli organi. Ma è possibile che l'ora in cui si svolge l'attività fisica possa massimizzarne i benefici? Questa domanda è lecita dal momento che i processi biologici all'interno del nostro corpo dipendono dal ritmo circadiano, che è il nostro orologio biologico interno. Quindi è possibile che l'attività fisica svolta quando il corpo è sveglio e attivo, come al mattino, possa avere un impatto diverso rispetto a quando viene svolta alla sera, quando il corpo inizia ad entrare nella fase di riposo? Per rispondere a questa domanda e fare chiarezza su questo affascinante argomento gli scienziati hanno elaborato la ricerca di cui parliamo oggi.
Attività fisica, quando sarebbe meglio praticarla, lo studio
Lo studio si è svolto in laboratorio su una popolazione di topi, che sono un modello molto utilizzato per analizzare gli effetti sull'uomo. Infatti, topi ed esseri umani condividono la maggior parte delle funzioni biologiche di base. Gli scienziati hanno così studiato cosa accade nei topi dopo aver svolto una seduta di esercizio fisico all'inizio della fase di attività del loro ciclo sonno veglia, che corrisponde al mattino per gli esseri umani, e all'inizio della fase di riposo, che corrisponde alla sera per gli esseri umani. Quello che è emerso è che l'attività fisica svolta all'inizio della fase di attività, e cioè la mattina o anche la tarda mattinata per noi esseri umani, ha stimolato l'attivazione dei geni coinvolti nella lipolisi, che è il processo con cui l'organismo decompone i grassi per ottenere energia. Non solo, è risultata aumentata anche la termogenesi, che è la produzione di calore, e l'attività dei mitocondri, che sono organelli preposti a produrre energia per la cellula. Questo è stato osservato solo in seguito ad attività fisica svolta all'inizio della fase di veglia ed è risultato indipendente dall'assunzione di cibo. Quanto riportato suggerisce che l'attività fisica svolta al mattino, per gli esseri umani, è maggiormente efficace di quella svolta alla sera in termini di accelerazione del metabolismo e grassi bruciati.
Conclusioni
Praticare una moderata attività fisica è sempre una scelta salutare, indipendentemente dall'ora a cui la svolgiamo. Camminare a passo svelto, fare una corsa leggera, nuotare o andare in bicicletta aiutano infatti a combattere le infiammazioni, il diabete, le malattie cardiovascolari e le degenerazioni cellulari. In caso di sovrappeso e obesità ora però sappiamo che un aiuto in più può venire dall'ora in cui si pratica l'attività fisica. Per ottenere il massimo beneficio e bruciare più grassi può essere utile preferire le ore della mattina fino alla tarda mattinata piuttosto che la sera, in modo da assecondare il ritmo circadiano.
