A causa dell’emergenza coronavirus in molti si sono trovati a dover lavorare da casa con il cosiddetto smartworking. Tuttavia, questo non è sempre facile, occorre stabilire degli orari, trovare un posto dove poter lavorare senza essere troppo disturbati ed è necessario riuscire a concentrarsi. Ebbene, anche la dieta ha un ruolo non da poco sulla capacità di concentrarsi, come emerso da un recentissimo studio pubblicato sulla rivista The American Journal of Clinical Nutrition da parte di un team della Ohio State University (Madison et al, May 2020).
I ricercatori sono partiti dalla considerazione che in un periodo di grande stress e preoccupazione, come appunto quello che stiamo vivendo, è più facile ricorrere a cibi rifugio, i cosiddetti comfort food, ricchi di carboidrati e grassi saturi. I ricercatori hanno studiato così l’effetto di un pasto di questo tipo sui livelli di concentrazione. Ad un gruppo di 51 donne è stato chiesto di sottoporsi ad un test al computer di dieci minuti volto a comprendere la durata della concentrazione e i tempi di reazione. Le partecipanti alla ricerca sono quindi state divise in due gruppi, ad un gruppo è stato servito un pasto a base di uova, bacon, salsiccia e salsa gravy contenente 60 grammi di grassi sotto forma di un olio vegetale a base di acido palmitico ricco di grassi saturi. All’altro gruppo è stato servito lo stesso pasto in modo da garantire un uguale apporto calorico ma questa volta i grassi erano sotto forma di olio di girasole, ricco di acidi grassi insaturi. Alle donne è stato chiesto di ripetere il test di concentrazione e tutte quelle che avevano mangiato il pasto ricco di acidi grassi saturi presentavano difficoltà di concentrazione e di mantenere alta l’attenzione per dieci minuti, con un calo dell’11% della performance. Il test è stato ripetuto a distanza di qualche settimana scambiando i gruppi e i risultati sono stati confermati. Ancora non è chiaro come un pasto ricco di acidi grassi saturi possa agire sulla concentrazione ma i ricercatori ipotizzano che i grassi saturi possano aumentare il livello di infiammazione cronica nel corpo e nel cervello, non facendolo lavorare al meglio.
Come indicato dagli stessi autori dello studio, la ricerca è stata eseguita usando come confronto due pasti molto calorici che si differenziavano per il tipo di acidi grassi, saturi e insaturi. I ricercatori si aspettano di osservare differenze significativamente più grandi confrontando gli effetti di un pasto ad alto apporto di calorie, grassi e carboidrati con un pasto più leggero. Quindi, per aumentare la concentrazione e migliorare il lavoro mentale, una buona scelta potrebbe essere quella di preferire alimenti integrali, frutta e verdura stando alla larga dai cibi di “consolazione”.