Estratti di rosa canina si caratterizzano per importanti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, digestive e utili a supportare il sistema immunitario. Non solo, come emerge dalla ricerca di cui parliamo oggi, la rosa canina ha anche un'azione antitumorale, risultando di aiuto, in particolare, nella prevenzione di una forma di degenerazione cellulare del seno resistente ai farmaci. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista FASEB Journal da un team di scienziati americani della North Carolina Agricultural and Technical State University (Cagle et al, FASEB Journal, 2015).
Le proprietà delle bacche di rosa canina
I frutti della rosa canina si sviluppano alla fine della fioritura della pianta e si presentano come bacche commestibili dalla consistenza carnosa e dal colore rosso acceso. Queste bacche sono ricche in vitamina C e hanno mostrato di contrastare le infiammazioni, i danni dei radicali liberi e i problemi intestinali come la diarrea, risultano gastro protettive, utili a ridurre l'accumulo di grasso viscerale ma anche a fortificare il sistema immunitario. Le bacche di rosa canina sono anche antitumorali. In particolare, studi hanno rilevato che la rosa canina contribuisce a contrastare i tumori del colon, dei polmoni e del fegato. Lo studio di cui parliamo oggi ha mostrato l'azione antitumorale dei frutti della rosa canina in caso di tumore del seno triplo negativo, che è una delle forme di degenerazione cellulare più resistente ai trattamenti.
Bacche di rosa canina contro il tumore al seno, lo studio
I ricercatori hanno trattato tessuti del seno, che presentavano degenerazione cellulare, con estratti di rosa canina, in una concentrazione variabile da 0,25 a 1mg/mL. Quello che è stato osservato è che tutti gli estratti di rosa canina hanno portato ad una riduzione della proliferazione delle cellule tumorali, con i risultati maggiori, e cioè una riduzione del 50%, indotta dagli estratti con la concentrazione più elevata, e cioè 1 mg/mL. Non solo, gli estratti di rosa canina hanno anche ridotto la migrazione delle cellule tumorali in una percentuale tra il 25 e il 45%, in base alla concentrazione dell'estratto. Gli scienziati hanno anche potuto osservare che gli estratti di rosa canina sono in grado di inibire l'azione di due enzimi, MAPK e Akt, che promuovono la crescita tumorale del tumore del seno triplo negativo.
Conclusioni
La rosa canina si può trovare sotto forma di estratto o essiccata per la preparazione di tisane. Degno di nota il fatto che importanti antiossidanti, quali vitamina C, acido ellagico e quercetina, a cui si attribuiscono le proprietà di supporto al sistema immunitario e antitumorali, sono idrosolubili. Occorre però a questo punto fare una precisazione. Lo studio non vuole indicare che è sufficiente assumere pastiglie di rosa canina o bere tazze di tè preparato con le sue bacche per curare le degenerazioni cellulari. Quello che emerge dallo studio è una proprietà antiproliferativa della rosa canina davvero interessante e che possiamo usare all'interno di una dieta varia e bilanciata e uno stile di vita attivo allo scopo di prevenire le degenerazioni cellulari.