Per conservare l'acqua è meglio scegliere borracce in vetro… Infatti, hai presente quello strano odore che spesso assume l'acqua dopo essere stata conservata per un po' in una bottiglia di plastica? Il motivo di questo sembrano essere le centinaia, se non migliaia, di sostanze che passano dalla plastica all'acqua, alcune di queste anche sconosciute e molte considerate tossiche. Questi sono i risultati di uno studio recentissimo che verrà pubblicato il mese prossimo sulla rivista Journal of Hazardous Materials da parte di un team danese (Tisler et al, Journal of Hazardous Materials, March 2022).
Borracce, croce e delizia
Le borracce sono uno strumento quasi indispensabile per atleti, studenti o per chi trascorre molto tempo fuori casa, per lavoro o tempo libero. Le borracce sono anche una scelta rispettosa per l'ambiente, evitando tante bottiglie usa e getta. Ma perché siano una buona scelta le borracce devono anche risultare non dannose per la salute. Ecco perché sempre più studi si stanno dedicando alla qualità dell'acqua dopo che questa è stata conservata in borracce di vari materiali. Tuttavia, poco si sa ancora di cosa accade all'acqua nelle borracce in plastica, soprattutto dopo che queste sono state lavate in lavastoviglie, un gesto che tutti noi compiamo, soprattutto quando la borraccia è nuova.
Le borracce in plastica rilasciano centinaia di sostanze
Per colmare questa lacuna i ricercatori danesi hanno condotto uno studio su bottiglie riutilizzabili di plastica, nuove, già usate da un anno e dopo essere state lavate in lavastoviglie. Le bottiglie sono state riempite con acqua purificata e priva di contaminanti e, dopo 24 ore, l'acqua è stata analizzata. Quello che è emerso ha colto di sorpresa i ricercatori che non si aspettavano di trovare nell'acqua più di 400 sostanze, alcune delle quali mai trovate, fino ad ora, nella plastica. Dopo un lavaggio in lavastoviglie, le sostanze trovate nell'acqua sono salite persino a diverse migliaia. Molte di queste sostanze sono risultate anche sconosciute. Sono state isolate anche diverse sostanze tossiche, come sostanze cancerogene e interferenti endocrini, che possono cioè alterare l'equilibrio ormonale. Non solo, nell'acqua sono state trovate sostanze utilizzate per ammorbidire la plastica e anche sostanze che con la plastica non hanno niente a che fare, come il Diethyltoluamide. Questa sostanze si trova come principio attivo negli spray repellenti per zanzare. Sembra che il Diethyltoluamide, una sostanza che può risultare tossica se ingerita, si possa formare a partire da altre sostanze utilizzate nella fabbricazione delle bottiglie in plastica, quali il laurolactam. Può sembrare strano che le sostanze contenute nell'acqua siano aumentate dopo il lavaggio in lavastoviglie. In realtà questo ha una spiegazione. Infatti, il lavaggio in lavastoviglie, che in genere si esegue sulle bottiglie nuove, può logorare la plastica e aumentare il rischio di rilascio di sostanze. Anche un semplice risciacquo delle bottiglie nuove però non ha eliminato il rilascio di sostanze che sono state stimate nell'ordine di diverse centinaia.
Conclusioni
Tuttavia, come sottolineato dagli stessi autori dello studio, il fatto di aver trovato centinaia se non migliaia di sostanze nell'acqua, molte delle quali anche sconosciute, non significa che l'acqua contenuta nelle bottiglie di plastica sia tossica per l'uomo. Ma il punto è proprio questo, non si sa. Non si sa ancora infatti se le concentrazioni delle sostanze tossiche siano o meno sufficienti a creare danni, non si conoscono gli effetti di quasi il 70% delle sostanze trovate nell'acqua, molte delle quali ancora da identificare. Occorre che la scienza continui il suo corso, nel frattempo, però, è possibile optare per alternative alle bottiglie di plastica, come le borracce in vetro. Ed evitare in ogni caso di lavare in lavastoviglie le borracce di plastica, se le abbiamo in casa.