Si sente molto parlare dell'importanza della melatonina e dell'assunzione di integratori a base di melatonina per regolare il ciclo sonno veglia. Ma è davvero così? E quali altri benefici ha la melatonina? Negli ultimi mesi diversi studi scientifici si sono dedicati allo studio delle proprietà salutari della melatonina mostrando la sua azione anche sulla glicemia e il cervello. Ma vediamo di capire meglio.
Melatonina e sonno
Garantirsi un buon sonno ristoratore contribuisce a proteggere il cuore, i reni e il cervello e contrasta obesità , diabete, depressione e pressione alta. Ecco perché è importante trattare eventuali disturbi del sonno. È stato osservato che l'assunzione di integratori di melatonina, già a partire da 3 mg al giorno per dieci giorni, ha migliorato in modo significativo la qualità del sonno e contrastato l'insonnia anche in persone sottoposte a un grande stress emotivo come le persone con una diagnosi di tumore (Jafari-Koulaee et al, Sleep Med, 2021). Non solo, la melatonina ha riequilibrato il ritmo sonno veglia e garantito un sonno ristoratore anche in caso di malattie respiratorie, disturbi metabolici e malattie neurodegenerative (Fatemeh et al, J Neurol, 2021).
Melatonina, insulina e trigliceridi
La resistenza all'insulina è una condizione che rappresenta spesso l'anticamera del diabete. Lo stile di vita e la dieta possono aiutare a contrastare questa condizione. Da oggi, sappiamo però anche che assumere integratori di melatonina aiuta a migliorare la sensibilità all'insulina e a ridurre la resistenza all'insulina (Li et al, Horm Metab Res, 2021). Per esempio, un lavoro che richiede turni di notte è associato a valori ridotti di melatonina. Ebbene, in questi casi l'assunzione di integratori di melatonina prima del pasto serale ha migliorato la tolleranza al glucosio e la sensibilità all'insulina e persino ridotto i valori postprandiali di trigliceridi (Albreiki et al, J Pineal Res, 2021).
Melatonina e obesitÃ
La leptina è un ormone adibito a regolare l'appetito. Un accumulo eccessivo di grasso stimola una produzione eccessiva di leptina. Il problema è che valori troppo elevati di leptina, sul lungo periodo, possono causare una resistenza alla leptina stessa. Come conseguenza, l'appetito diventa eccessivo e non più regolato e si aprono le porte a sovrappeso e obesità . Ebbene, studi hanno mostrato che la melatonina è in grado di regolare anche la secrezione della leptina, aiutando così a tenere sotto controllo l'obesità (Suriagandhi et al, Behav Brain Res, 2021).
Melatonina e neuroinfiammazione
La neuroinfiammazione sembra essere, come testimoniato da recentissime ricerche scientifiche, la miccia che fa esplodere l'Alzheimer. Ebbene, ci sono evidenze che l'assunzione di melatonina è in grado di agire contrastando l'infiammazione cerebrale. La ricerca è ancora agli inizi ed è, fino ad ora, stata condotta solo su animali, ma si dimostra certamente davvero promettente e degna di nota (Zhou et al, Mol Neurobiol, 2021).
Melatonina, come si assume
Puoi ricorrere a integratori di melatonina, che si acquistano in farmacia ed erboristeria. Non solo, anche alcuni alimenti contengono melatonina. Per esempio, sono interessanti fonti di melatonina i cereali, tra cui il riso, soprattutto se nella varietà scura, ma anche avena e orzo, frutta, come fragole, uva, soprattutto nella buccia, ciliegie e amarene, verdure come pomodori e peperoni, ma anche noci e pistacchi (Meng et al, Nutrients, 2017).