Bastano 4 giorni di una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi per compromettere, temporaneamente, la capacità di apprendimento e di memorizzazione. Ma la soluzione, per fortuna, esiste, ed è l'esercizio fisico, come il nuoto, capace di invertire questo processo di perdita di funzionalità cognitiva e proteggere il cervello dai danni che un'alimentazione non corretta può arrecare. Questo è il risultato di una recentissima ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista Nutrients (Zhang et al, Nutrients, 2022).
Gli effetti di una dieta sbilanciata ad alto contenuto di grassi e zuccheri
Una dieta ad alto contenuto di grassi e zuccheri è l'alimentazione tipica del mondo Occidentale. Merendine, dolci e carboidrati raffinati sono l'approdo sicuro per tanti che conducono una vita spesso molto stressante. Purtroppo questo regime alimentare ha delle conseguenze. Infatti, sul lungo termine, può aumentare il rischio di sviluppare obesità, infiammazioni, diabete, malattie cardiovascolari, depressione e degenerazioni cellulari. Non solo, una dieta di questo tipo agisce anche sul cervello riducendo la funzionalità cognitiva e la capacità di apprendimento, a tutte le età, e, soprattutto, anche sul breve termine e ben prima che compaia l'obesità. Infatti, come accennato nell'introduzione, già dopo 4 giorni una dieta ad alto contenuto di grassi e di zuccheri può compromettere il funzionamento dell'ippocampo, la parte del cervello preposta all'apprendimento e alla memorizzazione. Si ritiene che questo avvenga attraverso diversi meccanismi. Infatti, una dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi aumenta l'infiammazione e la resistenza all'insulina nel cervello e riduce al tempo stesso la plasticità cerebrale. È possibile bloccare e invertire il processo innescato? La buona notizia è che è possibile farlo, modificando la propria dieta ma anche garantendosi un sano e regolare esercizio fisico.
Come il nuoto protegge il cervello
Lo studio di cui parliamo oggi si è focalizzato sui benefici dell'esercizio fisico a livello cerebrale. La ricerca si è svolta in laboratorio su una popolazione di topi. I topi sono stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo è stato alimentato per 3 mesi seguendo una dieta ad alto contenuto di grassi e zuccheri, mentre al secondo gruppo è stata somministrata una dieta standard, senza eccessi. Ebbene, al termine di questi tre mesi i topi che avevano seguito la dieta ad alto contenuto di zuccheri e grassi presentavano un decadimento cognitivo, rispetto a chi invece era stato alimentato normalmente. In seguito, i topi, ai quali è stata somministrata un'alimentazione ricca di zuccheri e grassi, sono stati sottoposti a sedute di nuoto per 2 mesi. Quello che è accaduto, dopo questo tempo, è che il nuoto è stato in grado di migliorare il funzionamento cognitivo, riducendo l'infiammazione e stimolando nuovamente la plasticità sinaptica. Quest'ultimo aspetto è confermato dall'aumento dei valori del fattore neurotrofico cerebrale, una proteina che stimola la sopravvivenza e il differenziamento di neuroni e sinapsi.
Conclusioni
Ecco quindi l'importanza di una dieta sana ed equilibrata, che non presenti eccessi di grassi, zuccheri ed alimenti raffinati, e di uno stile di vita attivo, che preveda una moderata attività fisica, come il nuoto, ma anche una corsa leggera o la bicicletta, o ancora una camminata a passo svelto, che è alla portata davvero di tutti e può essere praticata ovunque. Mantenendo sempre la moderazione, con la possibilità di concedersi anche ogni tanto degli strappi alla regola, in questo modo è possibile non solo mantenere il peso corporeo sotto controllo e tenere alla larga malattie di cuore e diabete, ma anche proteggere il cervello e mantenerlo attivo e ben funzionante.
