Cambiare l'ambiente chimico all'interno del corpo e aumentare la capacità del corpo stesso di combattere e prevenire il tumore, questo è possibile e lo si può attuare seguendo uno stile di vita attivo che preveda una moderata attività fisica. Infatti, l'esercizio fisico stimola il rilascio di sostanze benefiche che contrastano la formazione e la crescita tumorale. E quanto appena affermato vale anche dopo una sola seduta di allenamento. Questo importantissimo risultato è emerso grazie al lavoro di un team australiano della Edith Cowan University e pubblicato sulla rivista Prostate Cancer and Prostatic Diseases appartenente al prestigioso gruppo Nature (Kim et al, Prostate Cancer Prostatic Dis, Nov 2022).
I benefici dell'esercizio fisico
L'esercizio fisico è uno dei pilastri di una vita sana e longeva. Una vita poco sedentaria, infatti, contrasta il rischio di problemi cardiovascolari, diabete, depressione e riduzione della massa muscolare. Ma non è solo questo, l'attività fisica aiuta anche a contrastare i tumori.
Attività fisica contro i tumori, il ruolo delle miochine
Lo stesso gruppo australiano della Edith Cowan University aveva già osservato, in uno studio precedente, che aderire ad un programma di esercizio regolare ha permesso, in sei mesi, di modificare l'ambiente chimico del corpo e contrastare la crescita tumorale in persone che avevano ricevuto una diagnosi di tumore alla prostata in stadio avanzato. In particolare, gli scienziati hanno osservato un aumento, in seguito al regolare esercizio fisico, di particolari proteine, chiamate miochine. Le miochine sono prodotte dai muscoli e possono sopprimere la crescita tumorale e persino combattere attivamente le cellule cancerose, stimolando una serie di processi anti cancro. Ma i benefici dell'esercizio fisico non si osservano solo sul lungo periodo. Nella lotta al tumore, infatti, ogni esercizio conta. E qui entra in gioco la ricerca di cui parliamo oggi.
Ogni attività fisica eseguita per più di 20 minuti contrasta i tumori, lo studio
Gli scienziati australiani hanno voluto testare gli effetti dell'esercizio fisico sul breve termine in caso di diagnosi di tumore alla prostata in fase avanzata. Sono quindi stati reclutati 9 uomini con un tumore avanzato alla prostata. A tutti i partecipanti allo studio è stato chiesto di prendere parte ad una seduta di cyclette della durata di 34 minuti. I volontari sono stati sottoposti a esami del sangue prima della sessione di attività fisica, subito dopo e una volta trascorsi 30 minuti dalla seduta di esercizio fisico. Ebbene, dopo questa singola seduta di attività fisica tutti i volontari presentavano un aumento dei livelli di miochine antitumorali. La quantità di miochine rilevata nel sangue è stata in grado, poi, in vitro, di ridurre la crescita del tumore alla prostata del 17%. I livelli di miochine e la loro capacità di contrastare il tumore sono tornati ai valori normali dopo 30 minuti.
Conclusioni
Lo studio indica come l'attività fisica sia importante anche quando si tratta di aiutare il corpo a contrastare e prevenire i tumori. Nel caso specifico, lo studio si è focalizzato sul tumore alla prostata ma, come sottolineano gli stessi autori dello studio, quanto osservato si applica a tutti i tipi di tumore. Altri studi seguiranno per capire esattamente quanto esercizio fisico e di che tipo è richiesto per aumentare i livelli di miochine in modo efficace a modificare l'ambiente chimico del nostro corpo e metterlo nelle condizioni per combattere o prevenire eventuali degenerazioni cellulari. Intanto, però, gli scienziati australiani indicano che sarebbe una buona scelta assicurarsi almeno 20 minuti di attività fisica, se non tutti i giorni almeno quasi tutti i giorni. In più l'attività fisica dovrebbe essere intensa, tale da aumentare la massa muscolare e la capacità di interventi contro i tumori della nostra farmacia interna, come andare in cyclette, partecipare a sedute di ginnastica in palestra, o anche fare una corsa leggera.