Al luna-park non mancano mai i bastoncini di liquirizia in mezzo a caramelle colorate e marshmellows. Ma la liquirizia è usata anche per preparare caramelle, gelati o profumare tisane. Tuttavia, relegare la liquirizia solo ad aroma per dolci e dolcetti è riduttivo in quanto la liquerizia, in realtà, è un rimedio noto da secoli e delle cui proprietà salutari parla un articolo scientifico apparso pochi mesi fa sulla rivista Foods presentandone i benefici ma anche gli effetti collaterali (Deutch et al, Oct 2019).
La liquirizia, infatti, agisce supportando il sistema immunitario, rinforzandolo. Non solo, ha anche un’interessante azione contro le ulcere gastro intestinali, dal momento che aiuta a riparare le pareti dello stomaco, e risulta utile in caso di disturbi della digestione. Uno studio ha mostrato promettenti risultati nel trattamento con liquirizia delle gastriti causate dal batterio Helicobacter pylori. In più, questa radice protegge il fegato e risulta antimicrobica e antivirale. L’articolo cita anche le importanti proprietà benefiche per il sistema respiratorio, dal momento che la liquirizia contribuisce a sedare la tosse e aumenta la produzione di muco che mantiene pulite le vie aeree, e per il sistema nervoso. La liquirizia contiene glabridina, un polifenolo dall’azione antiossidante che ha proprietà ipoglicemizzanti, con un effetto simile a quello del tè verde. Infine, studi stanno venendo condotti sull’effetto antitumorale della liquerizia, soprattutto per quanto riguarda seno e prostata.
Tuttavia, per quanto benefica, non bisogna eccedere con la liquirizia in quanto, se presa in eccesso e in persone predisposte, può causare o aggravare l’ipertensione. Non solo, come conseguenza di un eccesso nell’uso di liquirizia sono stati osservati una carenza di potassio e un aumento del sodio circolante del sangue. Queste condizioni, sul lungo periodo, possono dare problemi al sistema cardiovascolare con aritmie.