Quali sono le sane abitudini che proteggono la nostra vista man mano che gli anni passano? Cosa aiuta a ridurre il rischio di sviluppare degenerazioni della retina? La ricerca di cui parliamo oggi offre una risposta a questi importanti interrogativi, ponendo l'accento su alcune abitudini da evitare, come il fumo di sigaretta e un consumo eccessivo di alcool, e altre da favorire, come l'introduzione nella dieta di alimenti contenenti calcio. Lo studio è consultabile online ed è stato pubblicato sulla rivista Nutrients da un gruppo di scienziati di Taiwan (Chen et al, Nutrients, 2023).
Le sane abitudini salva vista
Negli ultimi decenni, diversi studi sono stati condotti allo scopo di comprendere quali fattori esterni, cioè non relativi alla genetica, sono in grado di influenzare lo sviluppo delle patologie oculari. Il fumo di sigaretta è considerato una delle cause principali. Infatti, il fumo di sigaretta contiene diversi composti tossici e cancerogeni che agiscono sia indirettamente, attivando processi interni al corpo, che direttamente, depositandosi sulla superficie oculare, con conseguenze quali alterazioni vascolari, infiammazioni, aumento del rilascio di radicali liberi e riduzione degli antiossidanti. Tutto questo porta ad alterazioni della vista come, sul lungo termine, un aumento del rischio di sviluppare degenerazione della macula, che è la parte centrale della retina. La degenerazione maculare riduce la visione e può provocare una notevole disabilità visiva. I casi di degenerazione maculare tra la popolazione sopra i 45 anni sono in continuo aumento, fatto questo che fa capire l'importanza di studi come quello di cui parliamo oggi volti a capire i fattori esterni, e quindi modificabili, per proteggere la retina e la vista. Oltre al fumo di sigaretta, anche il consumo eccessivo di alcool è associato a problemi alla vista, sia sul breve termine, con occhio secco e irritato ma anche problemi nella visione notturna, che sul lungo termine, con un aumento del rischio di sviluppare cataratta. Poi, da non sottovalutare anche i chili di troppo. Infatti sovrappeso e obesità possono aumentare il rischio di progressione di degenerazione maculare, a causa degli alti livelli di infiammazione e di radicali liberi. Infine, la dieta, intesa come scelte alimentari, ha anche un importante effetto sulla salute della vista. Per esempio, un eccessivo consumo, attraverso integratori, di ferro e calcio ha mostrato di aumentare il rischio di glaucoma, mentre un apporto moderato di questi minerali, come avviene attraverso la dieta, è risultato protettivo. Un basso consumo di carotenoidi e acidi grassi omega 3 è associato ad un aumento del rischio di degenerazione maculare mentre antiossidanti e alcuni minerali come rame e zinco sono risultati protettivi. Si capisce quindi quanto sia importante comprendere le scelte di stile di vita che possono incidere sulla salute della nostra vista, sia a breve che a lungo termine. Tuttavia, questo aspetto non è ancora stato compreso del tutto e la ricerca deve ancora investire molti sforzi per permetterci di arrivare ad una piena comprensione.
Assumere calcio con la dieta riduce il rischio di degenerazione maculare, lo studio
La ricerca di cui parliamo oggi si è focalizzata sull'associazione tra un particolare nutriente assunto con l'alimentazione, il calcio, e il rischio di sviluppare degenerazione maculare. A questo scopo sono stati analizzati i dati relativi alla salute della vista e alle abitudini alimentari di 5119 persone, età media 65 anni e partecipanti al grande studio National Health and Nutrition Examination Survey tra il 2005 e il 2008. Quello che è emerso è che un basso apporto di calcio attraverso la dieta è associato ad un aumento del rischio di sviluppare degenerazione maculare, mentre assumere un maggior numero di alimenti contenenti calcio è una scelta protettiva che riduce il rischio di sviluppare questo tipo di degenerazione della retina. I meccanismi con cui il calcio agisce proteggendo la retina non sono ancora noti e altri studi seguiranno per fare luce su questo aspetto. Al momento però si ipotizza che un'azione benefica possa derivare, almeno in parte, dal controllo della pressione sanguigna ad opera del calcio. Poi, un altro aspetto da tenere in considerazione è che un'alterazione del calcio ha anche un'azione diretta su particolari accumuli nelle cellule della retina di molecole, chiamati lipofuscine, che favoriscono l'apoptosi delle cellule retiniche, aprendo così la strada alla degenerazione maculare.
Conclusioni
Mangiare è una gioia ma può diventare anche una medicina, con le dovute attenzioni. L'importante è assicurarsi un'alimentazione sana e bilanciata, che non preveda eccessi, e introdurre nel corpo i nutrienti essenziali con la dieta e non con gli integratori, a meno che non ve ne sia una reale necessità indicata dal proprio medico di fiducia. Abbiamo visto che quello che mangiamo può influenzare la salute della nostra vista, anche quella futura. Quindi ora non ce ne accorgiamo ma al nostro interno lavorano silenziosi nutrienti e sostanze che possono ridurre il rischio di ammalarci negli anni. Alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura, ma anche di acidi grassi omega 3, come il pesce azzurro, le noci, i semi di lino o chia, di rame, zinco e ferro, come cacao, semi oleosi, frutta secca, legumi e crostacei, risultano protettivi, per contrastare le infiammazioni, le degenerazioni maculari e il glaucoma. Oggi sappiamo che un apporto moderato e regolare di calcio aiuta a ridurre il rischio di degenerazioni maculari. Il calcio, poi, è benefico per molti aspetti, non solo per la vista. Infatti, questo minerale protegge la salute delle ossa, del cuore, dal momento che aiuta a regolare la pressione, del colon, riducendo il rischio di degenerazioni cellulari a carico di questo organo, e del cervello, assicurando un corretto funzionamento neuronale. Il calcio si trova nei latticini, come yogurt, latte e formaggi, soprattutto a pasta dura, frutta secca, soprattutto le mandorle, semi di sesamo e di chia, ma anche cavolo riccio verde, broccoli e crescione. Importante, però, per garantire livelli adeguati di calcio è anche assicurarsi un regolare apporto di vitamina D, che favorisce l'assorbimento del minerale a livello intestinale. Sappiamo che la fonte principale di vitamina D per il corpo è il sole, seguono poi fonti alimentari come funghi, salmone, aringhe, tonno e uova.