Tossine e medicinali possono danneggiare i reni. Ma, come sempre, la natura viene in aiuto offrendo un potente alleato per la salute di questi organi così importanti, lo zafferano! Vediamo quindi di capire meglio analizzando una recente review pubblicata sulla rivista Iranian Journal of Basic Medical Sciences (Zarei et al, Iran J Basic Med Sci., 2022).
Reni e tossine
I reni sono piccoli organi davvero eccezionali, con il compito essenziale di filtrare il sangue ed eliminare, attraverso le urine, le sostanze di scarto, come scorie e tossine. Proprio per questo i reni sono particolarmente esposti a tossine, inquinanti chimici e ai medicinali che assumiamo, risultando così suscettibili ai possibili danni causati da queste sostanze. I danni renali si possono ricondurre ad un aumento dei radicali liberi e dell'infiammazione. Tra i possibili rimedi dall'azione antiossidante e antinfiammatoria utile a prevenire la nefrotossicità l'attenzione si è focalizzata sullo zafferano.
Le proprietà dello zafferano
Lo zafferano è una spezia a cui sono state riconosciute proprietà antiossidanti, antinfiammatorie ma anche utili a sostenere la memoria, a proteggere il cuore e a contrastare ansia e degenerazioni cellulari. Queste proprietà si devono ai principi attivi dello zafferano, quali crocetina, crocina e safranale. Nel seguito vedremo di capire cosa può fare lo zafferano anche per la salute dei reni.
Lo zafferano protegge i reni, lo studio
Lo studio è una review che si è occupata di analizzare e confrontare i risultati di studi precedenti. Gli studi compiuti sono stati tutti eseguiti in vitro o in vivo su animali, quindi allo stato attuale mancano ricerche condotte sugli esseri umani. In ogni caso, quanto osservato fino ad ora è davvero promettente e indica che lo zafferano può risultare un valido aiuto a proteggere i reni. In particolare, l'assunzione di zafferano ha mostrato di contrastare la tossicità a carico dei reni indotta da alcuni farmaci, come medicine che si assumono in caso di tumori ma anche antibiotici, quali la gentamicina, e farmaci per l'artrite reumatoide. I risultati sono stati ottenuti anche con dosi di zafferano limitate, pari a 1mg/Kg di peso corporeo, e quindi per una persona di 60 kg circa 0,06 grammi, quindi una punta di cucchiaino. Lo studio si è anche focalizzato sull'azione dello zafferano in caso di esposizione a sostanze tossiche, come l'etanolo, presente nelle bevande alcoliche come vino, birra o liquori. Se assunto in grandi quantità, l'etanolo può causare danni ai reni. Ebbene, estratti acquosi di zafferano assunti ogni giorno per 4 settimane nella dose di 40 mg per kg di peso corporeo hanno mostrato di invertire i danni ai reni causati dall'etanolo. Il cadmio è un inquinante ambientale, contenuto nell'acqua che beviamo e nell'aria che respiriamo. Il cadmio è particolarmente tossico per i reni. Invece, l'assunzione di zafferano sia a scopo preventivo che terapeutico ha mostrato di contrastare i danni renali. Degna di nota è anche l'azione dello zafferano volta a contrastare i danni renali indotti dalla patulina. La patulina è una micotossina che può trovarsi sulle mele degradate e con zone marce e nei prodotti, come i succhi, ottenuti da queste mele, ma anche, in generale, su frutti e ortaggi degradati e ammuffiti. La patulina è potenzialmente cancerogena e tossica per i reni. Ebbene, la crocina, uno dei principi attivi dello zafferano, inibisce la tossicità della patulina. Infine, la crocina ha mostrato di contrastare la nefrotossicità anche di altri composti, come il tetracloruro di carbonio, usato come solvente nell'industria.
Conclusioni
La ricerca dovrà essere approfondita, focalizzandosi soprattutto sull'azione dello zafferano sugli esseri umani, un dato che, al momento, è assente. Tuttavia, lo studio è di notevole importanza in quanto ogni ricerca analizzata ha mostrato le proprietà nefroprotettive dello zafferano. Questi dati dimostrano che lo zafferano può essere incluso in una dieta sana e bilanciata, sempre senza eccessi, per conferire gusto e colore alle preparazioni ma anche per apportare preziose proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che proteggono cuore, cervello e, come sappiamo da oggi, anche i reni.
Idee per usare lo zafferano in cucina
Come aggiungere lo zafferano alle preparazioni culinarie? L'idea più semplice, utile anche a rilassare e migliorare la qualità del sonno, è la seguente. Prima di andare a dormire scalda velocemente una tazza di latte vegetale e per ultimo aggiungi un pizzico di zafferano. Ottimi sono anche gli spaghetti con zafferano e asparagi, la paella o anche il delizioso risotto mimosa, le cui ricette sono riportate nella sezione Alimentazione Sana.