Lo yoga è una disciplina antica, nata più di 5000 anni fa in India e oggigiorno diffusa in tutto il mondo. Allo yoga si stanno interessando diversi studi scientifici per verificare e comprendere il suo effetto su mente e corpo e la sua capacità di intervenire, prevenire o attenuare diversi disturbi o malattie, come l’ipertensione, l’ansia, il mal di schiena o problemi digestivi, giusto per citare qualche esempio. Ma lo yoga sembra anche in grado di portare beneficio in caso di diabete tipo 2 grazie alla sua azione su cervello, psiche e sistema endocrino. Questo è il risultato di una review pubblicata poco tempo fa sulla rivista Endocrinology and metabolism da parte di un team indiano (Raveendran et al, Sep 2018).
Il diabete tipo 2 è un tipo di diabete caratterizzato da una resistenza all’insulina oppure l’insulina prodotta non è sufficiente, è il diabete tipico dell’età matura e la sua incidenza è destinata ad aumentare passando da 425 milioni di persone con questa diagnosi nel 2017 a 629 milioni previsti per il 2045. Abitudini alimentari e stili di vita possono essere messi in campo per contrastare questa condizione e, come evidenziato dallo studio che raccoglie i risultati di diverse ricerche scientifiche, anche lo yoga può contribuire a tenere sotto controllo questo tipo di diabete e le sue complicazioni. Per prima cosa lo yoga agisce sulla mente sviluppando consapevolezza, concentrazione e calma e aiuta a tenere a bada disturbi dell’alimentazione. Poi, dello yoga fanno parte le asana, o posture, e i pranayama, o esercizi di respirazione. Ebbene, alcune asana si sono dimostrate capaci di agire proprio sulla produzione di insulina. Come il saluto al sole che, quando viene eseguito in modo veloce, aumenta la richiesta di ossigeno e di zucchero e il cervello viene direttamente stimolato a produrre più insulina. Anche la respirazione del fuoco o kapalabhati si è dimostrata benefica in caso di diabete tipo 2. Infatti, in questa tecnica di respirazione si espira con forza contraendo gli addominali e si inspira in modo naturale e in questo modo viene migliorata l’efficienza delle cellule beta del pancreas, cioè le cellule preposte alla produzione di insulina. Non solo, in generale, tutte le posizioni yoga che comprendono un piegamento in avanti, come l’aratro o la barca, portano ad un massaggio e ad una compressione del pancreas stimolando la secrezione di insulina. Invece, le torsioni dello yoga, che sono posizioni che implicano una torsione della spina dorsale, migliorano la funzionalità del pancreas, aiutano a contrastare ristagni e il grasso addominale mentre i piegamenti indietro, come nelle posizioni yoga del cobra o dell’arco, stimolano la produzione di energia e aiutano a bruciare i grassi, soprattutto quelli del giro vita, un’azione molto importante in caso di diabete tipo 2!