Non è la prima volta che i rimedi della tradizione trovano conferma grazie a studi scientifici che si interessano di erbe, piante, semi e bacche per testarne le proprietà già note alla saggezza popolare. Questo è anche il caso di uno studio (Mazzei et al) pubblicato nel gennaio 2018 sulla rivista Journal of Ethnopharmacology da parte del CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, un ente di ricerca italiano. Oggetto dello studio erano diverse piante usate da secoli per lenire il mal di testa.
Gli scienziati hanno condotto una vasta ricerca sulle principali piante indicate dalla tradizione come rimedi contro il mal di testa. Questo ha permesso di evidenziare la presenza, in questi rimedi, di alcuni composti quali flavonoidi, terpenoidi e fenilpropanoidi. Queste sostanze sono risultate in grado di bloccare i mediatori chimici coinvolti nell’insorgenza del mal di testa agendo quindi come anti infiammatori e analgesici. Particolarmente utili a contrastare la cefalea si sono rivelati artemisia, girasole e sambuco che, grazie al loro contenuto in diterpeni, agiscono come i FANS, gli antinfiammatori non steroidei, una classe di farmaci a cui appartengono aspirina, ibuprofene e paracetamolo comunemente assunti per contrastare il mal di testa. Quindi via libera a semi di girasole assunti come snack o per arricchire le insalate, ma anche a tisane ed estratti fluidi di queste piante, ti aiuteranno a combattere cefalee, emicranie e mal di testa. E non è finita qua, in base alla stessa ricerca, queste piante si rivelano utili anche per combattere stati infiammatori causati da malattie reumatiche e muscoloscheletriche.