Succoso, dal sapore dolce e con note resinose, il mango è un frutto molto amato, da gustare da solo o aggiunto alle macedonie o alle insalate. Ma il mango è anche una preziosa fonte di sostanze benefiche per la salute tanto da essersi meritato l'appellativo di superfood. Certo, forse il mango da solo non risolverà tutti i problemi, ma sicuramente contribuisce a combattere le infiammazioni e a proteggere soprattutto il tratto intestinale. E la salute dell'intestino ha ripercussioni su tutto il corpo, anche sul cervello! Questo emerge da una recente review pubblicata sulla rivista Molecules grazie al lavoro di un team americano e coreano (Kim et al, Molecules, 2021).
Gli antiossidanti del mango
Il mango è un'eccellente fonte di sostanze antiossidanti, tra cui spicca l'acido gallico, ma si trovano anche quercetina, mangiferina, acido ferulico e caffeico. Come sempre, il problema degli antiossidanti è che possono venire ostacolati dalla barriera gastrica e non raggiungere così l'intestino, dove possono venire assorbiti. Nel caso del mango, l'acido gallico è considerato in genere facilmente assimilabile. Tuttavia, per rendere gli antiossidanti del mango ancora più disponibili, è stato osservato che sottoporre il mango a lavorazione per ottenere succhi o purea migliora ancora di più l'assimilabilità di queste sostanze benefiche.
Come il mango agisce per il benessere di intestino, cervello e corpo
I polifenoli del mango arrivano così all'intestino dove possono svolgere la loro azione antimicrobica e antinfiammatoria. Queste sostanze antiossidanti, soprattutto l'acido gallico, aiutano a contrastare alcuni tipi di batteri associati allo sviluppo di tumori e di malattie infiammatorie intestinali e contribuiscono a prevenire, o mitigare, condizioni come la sindrome da alterata permeabilità intestinale, o leaky gut in inglese, in cui l'intestino non riesce più a essere una barriera a cibo, batteri, funghi e patogeni in generale. Non solo, è stato anche osservato che le fibre del mango agiscono da prebiotici sulla flora batterica intestinale, stimolando la crescita dei cosiddetti batteri buoni del microbiota. In particolare, l'assunzione di mango aumenta la presenza di batteri come Clostridium butyrium, che produce butirrato, una sostanza che supporta il sistema immunitario e la barriera dell'intestino contro i patogeni. Infine, data l'azione benefica sul microbiota, si ritiene che il mango riesca a influenzare anche l'asse intestino cervello, contribuendo a protegge la funzionalità cognitiva.