L’Imperial College di Londra, in collaborazione con la prestigiosa Johns Hopkins University, Baltimora, USA, ha valutato più di 400 studi che hanno coinvolto 1,5 milioni di persone per stabilire se particolari scelte alimentari in gravidanza e allattamento possano risultare protettive nei confronti di eventuali future allergie alimentari ed eczemi nel bambino e la risposta è stata affermativa.
Nello studio, pubblicato recentemente, febbraio 2018, sulla rivista PLOS Medicine (Garcia-Larsen et al.), quello che emerge chiaramente è che l’introduzione di integratori di olio di pesce in gravidanza e durante i primi 3-4 mesi di allattamento ha ridotto, nel bambino, il rischio di sviluppare allergie alle uova del 30% e alle arachidi del 38% e che l’utilizzo di probiotici durante il periodo conclusivo della gravidanza, dalla 36° settimana, e durante i primi mesi di allattamento (da 3 a 6 mesi) riduce il rischio di sviluppare eczemi del 22%. Mentre non è stata trovata evidenza che evitare cibi potenzialmente allergenici come noci, prodotti lattiero caseari e uova in gravidanza possa influenzare in qualche modo il rischio per il bambino di sviluppare allergie. Infine, i ricercatori hanno anche osservato, anche se in maniera più limitata, che un periodo di allattamento più lungo potrebbe risultare protettivo per quanto riguarda l’eczema e il diabete tipo 1.
La ricerca tuttavia è appena partita e altro lavoro sarà da fare per capire esattamente come gli integratori di olio di pesce e probiotici possano agire. Tuttavia i risultati sono molto incoraggianti e, come afferma il Dr Rober Boyle, a capo del team di ricerca, questi dati dovranno essere tenuti in considerazione quando verranno aggiornate le linee guida per la dieta delle donne in gravidanza.
