Close
Home Chi siamo App Rimedi Naturali Shop Il nostro libro Vita sana
Natural Remedies Logo Rimedi Naturali Rimedi Naturali
Pensare troppo stanca, lo dice la scienza

Pensare troppo stanca, lo dice la scienza

ottobre 11, 2022
Share on Facebook Share on Twitter Share on Whatsapp Share on Pinterest Email

Se dopo una giornata di lavoro che ha richiesto attenzione e concentrazione ti senti stanco mentalmente e vuoi solo sederti davanti alla tv a guardare una commedia, asseconda il desiderio del tuo cervello di riposarsi. Non si tratta, infatti, di pigrizia, ma di una vera e propria necessità del corpo di rigenerarsi e ridurre le tossine che si sono accumulate in eccesso nel cervello. Insomma, la stanchezza mentale è un segnale che non va sottovalutato, come emerge da una recentissima e interessantissima ricerca scientifica pubblicata sulla rivista Current Biology da un gruppo di scienziati francesi (Wiehler et al, Current Biology, 2022).

Pensare troppo stanca, ma perché?

Già studi precedenti avevano mostrato che attività intellettuali intense e protratte nel tempo portano a stancarsi. Si era pensato, inizialmente, che una grande attività mentale possa portare ad una riduzione della glicemia con successiva sensazione di stanchezza. Tuttavia, nessuno studio è stato mai in grado di dimostrare questa associazione in quanto nessun risultato è stato mai replicato. Pertanto, ci deve essere un altro collegamento tra quanto accade nel cervello e stanchezza mentale. Questo collegamento sembra proprio che sia stato trovato dagli scienziati francesi guidati dal dottor Antonius Wiehler. Ma vediamo di capire meglio.

Pensare troppo fa accumulare tossine nel cervello, lo studio

Gli scienziati hanno reclutato 40 volontari. I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di svolgere, per 6 ore e mezza, l'equivalente di una giornata lavorativa, un compito ripetitivo ma complesso al computer. Il secondo gruppo ha svolto, per 6 ore e mezza, un compito simile ma meno faticoso. Tutti i gruppi, durante l'esperimento, hanno fatto due pause da dieci minuti l'una. Al termine dell'esperimento il gruppo che aveva svolto il compito più complesso e che richiedeva maggiore sforzo mentale si presentava più affaticato. In particolare, ogni decisione successiva presa era volta a ridurre la fatica e a preferire una gratificazione minore in seguito ad uno sforzo inferiore piuttosto che una gratificazione maggiore in seguito ad uno sforzo più grande. Durante ogni decisione, il gruppo che aveva svolto i compiti più difficili presentava una riduzione della dilatazione della pupilla che, come spiegato dagli autori dello studio, è una condizione connessa a un minor livello di sforzo. Insomma, il cervello aveva messo in atto tutto quello che era in suo potere per riposarsi e impegnarsi in attività che richiedevano meno fatica. La spiegazione di quanto osservato è stata fornita sempre dallo stesso gruppo di ricerca che, al termine della giornata di lavoro, ha sottoposto tutti i volontari a esami di risonanza magnetica funzionale. Ebbene, quello che è emerso è che coloro che avevano svolto i compiti più faticosi a livello mentale presentavano nella corteccia prefrontale, l'area del cervello coinvolta nei processi cognitivi tra cui la capacità di prendere decisioni, un accumulo di glutammato. Il glutammato, oltre a essere presente in diversi cibi per aumentarne il sapore, è anche un neurotrasmettitore nel sistema nervoso centrale che però, se ad alti livelli, diventa tossico. Insomma, quando i livelli di glutammato eccedono i limiti a causa di uno sforzo mentale intenso allora il cervello mette in atto dei processi per cui l'attivazione della corteccia prefrontale viene limitata, in modo da ristabilire i giusti livelli di glutammato.

Conclusioni

Come indicato dagli autori dello studio, fare delle pause durante il lavoro, assicurarsi poi dopo lo sforzo dei momenti di riposo e un buon sonno è importante per ripulire il cervello dalle tossine. Non solo, da questa ricerca si deduce anche che il momento migliore per prendere decisioni importanti è quando si è riposati, e non dopo una giornata di lavoro. Tuttavia, la ricerca prosegue e sarà cura degli scienziati cercare di comprendere come il riposo sia in grado di rigenerare il cervello, indicando quante pause occorrono durante il lavoro e quante ore di sonno per ridurre i livelli di glutammato. A queste domande ci aspettiamo di dare una risposta nel prossimo futuro. Per il momento, sappiamo che dopo un lavoro intellettuale, se ci sentiamo stanchi ed esauriti e incapaci di intraprendere attività complesse, non è un segnale che siamo pigri ma che il nostro cervello è intossicato. Occorre ascoltarlo quindi e concedersi una pausa!

Share on Facebook Share on Twitter Share on Whatsapp Share on Pinterest Email
Natural Remedies
Scarica ora l'App Rimedi Naturali, l'app di benessere e salute naturale, è gratis!
Potrebbero anche interessarti questi rimedi naturali

Altri articoli correlati

App Rimedi Naturali: benessere, bellezza e salute
Lifestyle, dieta sana, cosmesi naturale
Remedies App Logo
I più letti