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Per contrastare l'Alzheimer gioca, con corpo e cervello!

Per contrastare l'Alzheimer gioca, con corpo e cervello!

luglio 25, 2022
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Il cervello si protegge giocando e divertendosi! Lo sa bene un gruppo di ricercatori giapponesi dell'Università di Tsukuba che ha da poco pubblicato un lavoro in cui viene dimostrato come un programma fatto di giochi per corpo e mente possa migliorare la funzionalità cognitiva e prevenire, o almeno ritardare, l'Alzheimer negli anziani. La ricerca è consultabile online ed è stata pubblicata sulla rivista Alzheimer's & Dementia (Yoon et al, Alzheimer's & Dementia, 2022).

Come proteggere il cervello

Vivere a lungo, ma vivere bene, questo è importante. La scienza sta dedicando diversi studi per cercare di comprendere quali possano essere gli strumenti a nostra disposizione, come dieta e stile di vita, per contrastare le tipiche malattie legate all'età, come le degenerazioni cellulari e le neurodegenerazioni, quali l'Alzheimer. Allo stato attuale, non esiste una cura per l'Alzheimer, è quindi importante agire per prevenirlo e, almeno ritardarlo. Un aiuto sembra arrivare da esercizi che richiedono di svolgere due compiti contemporaneamente, in genere un movimento del corpo e un'azione mentale. Proprio per testare questa ipotesi i ricercatori hanno elaborato lo studio di cui parliamo oggi.

Il programma di gioco elaborato dagli scienziati

Gli scienziati giapponesi hanno elaborato un programma, che comprende giochi capaci di coinvolgere corpo e mente. Il primo gioco è Carta Forbice Sasso con qualche variazione. Per prima cosa viene chiesto ai partecipanti di sfidare l'istruttore nella versione classica del gioco, cercando quindi di vincere mostrando uno dei tre simboli, carta, forbice o sasso, con la mano e dichiarandoli ad alta voce. Poi, il gioco viene svolto allo stesso modo ma chiamando i simboli, e cioè carta, forbice e sasso, con numeri, che vengono modificati di volta in volta. Seguendo la stessa procedura, il gioco va eseguito poi al contrario, cercando di perdere contro l'istruttore e indicando sempre i simboli o i numeri corrispondenti ad alta voce. Infine, i partecipanti devono usare due mani, con la sinistra indicare il simbolo perdente e con la destra quello vincente. Il secondo gioco invece consiste nel posizionare i volontari in cerchio e far girare delle palline colorate di mano in mano in senso orario. A un ordine dell'istruttore, tutti devono fermarsi e chi ha la palla rossa deve indicare il suo nome ad alta voce, poi si prosegue passandosi le palline di mano in mano, ma in senso antiorario. Poi vengono introdotte delle difficoltà. Mentre il processo del gioco rimane lo stesso, cambia l'azione da svolgere per chi ha la pallina rossa. L'istruttore indica 4 numeri, ogni numero associato ad un'azione, come portare le mani alla testa, oppure incrociare le braccia al petto e appoggiare le mani sulle spalle. Anziché chiamare lo stop durante lo svolgimento del gioco l'istruttore chiama il numero e chi ha la pallina rossa deve eseguire l'azione richiesta.

L'esperimento

Gli scienziati hanno reclutato 24 persone, tra gli 85 e i 97 anni. I volontari sono stati divisi in due gruppi. Al primo gruppo è stato chiesto di seguire il programma appena esposto, che prevedeva sedute da 60 minuti due volte a settimana. All'inizio e dopo 6 mesi tutti i volontari sono stati sottoposti a test per valutare la funzionalità cognitiva. Ebbene, quello che è emerso è che chi aveva seguito il programma presentava un punteggio migliore in tutti i test. Pertanto, il programma con giochi che coinvolgevano azioni e pensieri ha permesso di preservare o persino migliorare la funzionalità cognitiva. Questi esercizi, infatti, hanno permesso di attivare in modo efficace diverse parti del cervello, sia i lobi frontali, che temporali che occipitali, chiedendo di svolgere diversi compiti che coinvolgevano pensieri, capacità di memorizzare ed elaborare e movimento.

Conclusioni

Quindi, per proteggere il nostro cervello è importante anche dedicarsi ad attività semplici e piacevoli, come il gioco, capace di stimolare diverse aree cerebrali. Spesso capita di non sapere come trascorrere il tempo, provando noia e insoddisfazione, perché allora non sperimentare un po' di Carta Forbice Sasso in tutte le sue varianti? O anche inventare giochi capaci di coinvolgere bambini, anziani ed adulti in cui viene richiesto di ricordare azioni da compiere in base a eventi del gioco stesso, come un comando dato da una persona o una palla che cade di mano. Insomma, spazio alla creatività che fa bene al cervello ma anche all'umore!

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