Per diversi anni sono state additate come la causa di tante malattie cardiovascolari, negli ultimi tempi, invece, la scienza le ha riabilitate. Stiamo parlando delle uova, un alimento molto versatile che si presta a realizzare colazioni nutrienti e sazianti, ad arricchire insalate e deliziosi contorni. Le uova, infatti, apportano antiossidanti, vitamine, minerali e acidi grassi insaturi capaci di contrastare la sindrome metabolica, ridurre il peso corporeo e aumentare il colesterolo buono HDL. Questo è quanto emerge dalla ricerca di cui parliamo oggi e che è stata pubblicata poche settimane fa sulla rivista Nutrients da un gruppo di ricercatori americani dell'Università del Connecticut (Thomas et al, Nutrients, 2022).
Sindrome metabolica, in cosa consiste
La sindrome metabolica è una combinazione di più patologie. Infatti, la sindrome metabolica è caratterizzata da resistenza all'insulina, ipertensione, obesità addominale e dislipidemia che, insieme, aumentano i livelli di infiammazione cronica e aumentano il rischio di malattie cardiovascolari, diabete o complicazioni neurologiche. Secondo la American Heart Association un americano su sei presenta sindrome metabolica. Da qui si può capire l'importanza del ruolo della scienza nel comprendere quale stile di vita si può adottare per far fronte a questa condizione. Una dieta di tipo vegetariano, ad alto contenuto di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e frutta secca si è dimostrata protettiva. Ma una dieta di questo tipo si dimostra ancora più protettiva se associata all'assunzione di uova, come risulta dalla ricerca di cui parliamo oggi.
Le uova invertono la sindrome metabolica, lo studio
I ricercatori sono partiti dai risultati di un loro studio precedente, che aveva dimostrato che l'assunzione di due uova intere ogni giorno per 4 settimane aveva ridotto l'indice di massa corporea ed aumentato, allo stesso tempo, il colesterolo buono HDL. Gli scienziati hanno proseguito così la ricerca per approfondire l'eventuale effetto benefico delle uova in caso di sindrome metabolica. Sono stati reclutati 24 adulti, tutti con una diagnosi di sindrome metabolica. Per le prime due settimane a tutti i partecipanti è stato chiesto di seguire solo una dieta di tipo vegetariano, limitando l'apporto di carne rossa, carne bianca e pesce. Dopo questo periodo, a metà dei partecipanti allo studio, è stato chiesto di aggiungere, ogni giorno per 4 settimane, due uova consumate sotto forma di omelette con contorno di spinaci per colazione. Gli altri partecipanti dovevano invece consumare omelette di albumi d'uovo. Poi, sono seguite altre tre settimane di dieta vegetariana in cui ai volontari è stato chiesto di non aggiungere uova alla dieta quotidiana. Quello che è emerso è che, durante il programma, il numero di persone con sindrome metabolica è diminuito, con la riduzione maggiore osservata durante le 4 settimane in cui venivano consumate due uova intere al giorno per colazione. Infatti, all'inizio dello studio i casi di sindrome metabolica erano 24, come il numero dei partecipanti. Dopo le prime due settimane di dieta vegetariana i casi erano 21, dopo l'intervento che prevedeva due uova intere al giorno i casi si erano ridotti a 13, per poi risalire a 17 dopo l'interruzione del consumo di uova e l'adesione alla sola dieta vegetariana.
Conclusioni
Le uova, quindi, se mangiate con moderazione e all'interno di una dieta sana, ricca di fibre e antiossidanti, possono diventare delle alleate per la salute, capaci di tenere sotto controllo il peso corporeo, il colesterolo e, in alcuni, casi, di invertire il processo che porta alla sindrome metabolica. Questo effetto è da ricondursi ai nutrienti contenuti nelle uova, come le vitamine A, D ed E, gli antiossidanti luteina e zeaxantina e gli acidi grassi omega 3. Da sottolineare, però, che la ricerca ha studiato gli effetti delle uova consumate al mattino e non durante altri orari della giornata e sempre sotto forma di omelette e non sode o cucinate con altri metodi di cottura. In più, sarebbe interessante anche cercare di capire gli effetti di un consumo inferiore di uova, ma sempre regolare in modo da non eccedere con un singolo alimento. Pertanto, in attesa che la ricerca prosegua, è certamente utile inserire le uova nella propria dieta sana e bilanciata, senza però eccessi e preferendo uova di qualità.